Bianchi: “La scuola esca dalle quattro mura e si integri con il territorio”

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Abbiamo fatto tutti gli esami in presenza

I bambini piccoli sono sempre rimasti in presenza e la scuola d’estate ci ha permesso di recuperare un milione 650mila ore di didattica e sperimentare la scuola del futuro. Una scuola più sperimentale, più laboratorio, con più condivisione della conoscenza. Noi in questo periodo, molto duro, abbiamo comunque imparato moltissimo. Abbiamo cominciato a costruire la scuola del futuro nel momento più difficile”.

Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo al forum del Sole24Ore sulla Scuola del futuro. Inoltre, sottolinea:

La scuola del futuro nasce mettendo insieme le esperienze che stiamo facendo da molti anni. Una didattica tra quattro mura è una didattica costretta. Abbiamo bisogno di tanti laboratori, non solo scientifici, ma anche di scrittura, di lingua di matematica, di scrittura. La scuola del futuro ha come prima cosa il principio della condivisione dei saperi; in secondo luogo è una scuola nella quale si sperimenta di più, scienza, ma anche sostenibilità, la matematica come capacità di astrarre e sperimentare. La capacità soprattutto di uscire dalla scuola. La scuola che esce dalle quattro mura e si integra di più con tutto il territorio”.