Si moltiplicano le iniziative volte a sostenere i percorsi di emancipazione e di reinserimento sociale sicuro a favore delle Donne vittime di abusi e di prepotenze psicofisiche

(Fonte: agenzia Ata) Nel documento contabile di previsione del 2026, trovano spazio i rifugi per accogliere le Donne colpite da fenomeni violenti. L’aumento delle risorse monetarie, dedicate al potenziamento di queste unità residenziali di ricovero, è stato al centro della riunione della Commissione per l’economia, l’occupazione e le finanze, alla presenza dei rappresentanti della società civile.
La direttrice dell’istituto “Gender Alliance for Development”, Mirela Arqimandriti, ha formalizzato le richieste sulla destinazione del bilancio assegnato alla parità di genere, concentrandosi principalmente sugli interventi urgenti di protezione contro la violenza domestica: “Da molti anni ci occupiamo dell’analisi del bilancio statale da una prospettiva di genere, e riconosciamo che l’Albania ha compiuto molti passi in avanti in termini di politiche, leggi e azioni concrete”.

La prossima sfida sarà il recepimento della Convenzione di Istanbul, che pone in capo a ogni singolo Stato l’obbligo di garantire un rifugio per le donne vittime di abusi ogni 10.000 abitanti: “Un passo in tale sistemarmi sarebbe la creazione di linee di bilancio separate per i rifugi a breve e a lungo termine, per i centri di trattamento contro la violenza sessuale, per i programmi di reinserimento e per servizi mobili per le aree rurali, oltre al supporto legale e psicosociale”, ha affermato la dottoressa Archimandriti, ricevendo dalla presidente della Commissione Milva Ekonomi, del Partito Socialista, la rassicurazione che queste richieste saranno discusse con il Ministero delle Finanze per trovare una modalità di inserimento nel bilancio.




