Bimbi strattonati, insultati, lasciati piangere al buio: tre educatrici di un nido ai domiciliari

0
15

Bambini strattonati, insultati, tirati per le orecchie, lasciati con il pannolino sporco, fatti addormentare con delle “goccine” e confinati da soli in stanze buie per punizione. Uno di loro sarebbe stato chiuso in uno sgabuzzino tra i detersivi, un altro lasciato in lacrime in un bagno allacciato a un passeggino e altri due svegliati con spruzzi in faccia di un liquido dal biberon. Sono diversi gli episodi di maltrattamenti che hanno fatto finire agli arresti domiciliari la titolare di un asilo nido privato di Vanzago, nel Milanese, e due educatrici, le quali avrebbero agito “senza manifestare alcun tipo di scrupolo” nei confronti di 35 bimbi.

I precedenti
La struttura era già finita al centro di un’inchiesta analoga nel gennaio del 2023 e la stessa responsabile era stata destinataria di una misura interdittiva e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Misure che, come osserva il gip Giulio Fanales, “si sono rivelate inadeguate”.

Le indagini
Nell’ordinanza di custodia cautelare il giudice parla di modalità “evocative di una pericolosa propensione alla violenza”, un comportamento che non si sarebbe fermato “nemmeno a seguito del controllo delle forze dell’ordine”. E alla luce di testimonianze, intercettazioni e frame estrapolati dai video delle telecamere nascoste nella struttura spiega che ciascuno dei piccoli maltrattati risulta essere stato “non soltanto vittima delle singole condotte vessatorie ma altresì spettatore dei costanti abusi fisici e verbali”. Nei due mesi di monitoraggio dell’asilo da parte degli investigatori del Nucleo investigativo dei carabinieri coordinati dal pm Maria Cardellicchio, sono emerse attività ludiche ‘fantasma’ che duravano giusto il tempo necessario a scattare una foto da mostrare ai genitori nella chat di classe. Attività predisposte “fittiziamente” dalle maestre “con la mera partecipazione dei bambini solo per alcuni secondi”.