La polizia sta eseguendo l’ordine di sfratto emesso nei confronti dello storico centro sociale Leoncavallo a Milano.
Gli accessi a via Watteau sono presidiati dalle forze dell’ordine. Lo sfratto era stato nuovamente notificato per il 9 settembre. Si è però deciso di anticipare ad oggi, quando le operazioni sono iniziate intorno alle 7.30.
Lo storico centro sociale fu fondato a Milano nel 1975 in via Leoncavallo. Da lì venne sgomberato nel 1994, anche in quel caso nel mese di agosto. Poco dopo si trasferì nell’attuale sede di via Watteau.
sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni di euro ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero. Chiedendo a sua volta un risarcimento dei tre milioni a Marina Boer, la presidente dell’associazione Mamme del Leoncavallo.
Nei mesi scorsi proprio questa associazione ha presentato una manifestazione d’interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale.
Il Leoncavallo aveva aperto una raccolta fondi, per il suo “diritto ad esistere” dopo che era stato fissato al 9 settembre lo sfratto.
“Nel suo 50esimo anno di storia il Leoncavallo è sotto sfratto. L’attuale spazio di via Watteau – spiega sul proprio sito il Leonka nato nel 1975 in via Leoncavallo – rischia realmente di scomparire per sempre. Per questo abbiamo deciso di aprire una Cassa di Resistenza. Vi chiediamo di donare alla Cassa “ognun* secondo le sue capacità”.


