Boccia: “Se i numeri continuano a salire, inevitabile una nuova stretta”

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“Se i numeri non cambiano sarà inevitabile la prossima settimana” una stretta per discoteche, locali notturni, stabilimenti balneari dove c’è il rischio di “movida selvaggia”. Lo dice il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, in un colloquio con il quotidiano La Stampa. “Si cercherà di condividere una scelta rigorosa con tutte le regioni”, aggiunge. “Purtroppo i numeri non ci confortano, non tanto sul territorio nazionale, quanto sul fronte internazionale. Noi stiamo ovviamente molto meglio degli altri paesi europei, ma il virus circola, e dobbiamo tenere alta la guardia”, spiega Boccia.

“Con i colleghi Speranza e Patuanelli abbiamo fatto un discorso chiaro alle regioni: le discoteche non andavano proprio riaperte, le linee guida del governo andavano in questa direzione”. Poi precisa: “Come sappiamo le regioni hanno una loro autonomia, che hanno anche rivendicato, e quindi” ammette “si stanno muovendo in ordine sparso”.

“Monitoriamo la situazione ora per ora. Se serve, numeri del contagio alla mano, riconvoco i governatori oggi stesso e prendiamo una decisione, anche immediata. Vediamo”.

Per quanto riguarda gestori e proprietari dei locali, “in fondo anche loro – evidenzia il ministro – si aspettano che non si regga aperti tutto il mese”, spiegando che il dialogo con i rappresentanti della categoria, che in Italia conta 3800 realtà imprenditoriali, lo segue il collega Patuanelli: “Le sigle sindacali si sono dimostrate molto responsabili – spiega – Se si arriverà alla chiusura, è chiaro che si aprirà un’altra questione, quella dei sussidi pubblici al settore, e in quel caso andremo dal buon Gualtieri e cercheremo di capire cosa si può fare”.