– Bene nella gestione della fase emergenziale della pandemia. Meno visibili i risultati sulla programmazione per lo sviluppo del settore turistico, del miglioramento dei trasporti e del rafforzamento della sanità sui vari territori.
Il giudizio di cittadini comuni, rappresentanti sindacali, presidenti di associazioni e di vari comparti economici sull’operato del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in carica dal 2015 e desideroso di candidarsi per un terzo mandato, è in generale privo di entusiasmo quando non proprio negativo.
Ciro Corona, presidente della cooperativa (R)Esistenza anticamorra, punto di riferimento dell’Officina delle Culture Gelsomina Verde a Scampia, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è netto: “La presenza sul territorio della Regione Campania non c’è mai stata. Al di là delle passerelle per l’apertura della metropolitana e dei regali fatti allo street artist Jorit per i murales’’. Corona, aggiunge: “Vista anche l’assenza del Comune di Napoli, faremo la conta delle opportunità perse. O si cambia completamente direzione e paradigmi, o è meglio che alle prossime regionali De Luca non si ricandidi’’.
Va all’attacco Adolfo Vallini, dell’esecutivo Provinciale Usb lavoro privato. “L’operato di De Luca è fallimentare soprattutto su trasporti e sanità, di cui ha tenuto le deleghe, e dunque l’intera responsabilità. La società Eav, che la gestisce, taglia ancora oggi le corse della Circumvesuviana. Le persone sono costrette ad accalcarsi nelle ore di punta e si chiudono le stazioni per mancanza di personale. A Ercolano, dove ci sono gli scavi tra i più famosi al mondo, il treno in pratica non arriva più’’. Il sindacalista Usb rincara la dose su sanità e lavoro. “Gli ospedali sono sovraffollati, medici e infermieri in Campania non vengono assunti. Che fine ha fatto la struttura modulare portata in trionfo all’Ospedale del Mare durante il Covid? Sulle politiche attive del lavoro, poi. il presidente non ha voluto i navigator e non ha contribuito a riformare i centri per l’impiego. De Luca lasci spazio ai giovani’’.
Critiche persino più forti arrivano anche da Vincenzo Ciniglio, portavoce del gruppo pendolari No al Taglio dei Treni della Circumvesuviana. “Sui trasporti quanto accade è sotto gli occhi di tutti. Hanno messo corse dirette mattutine per la Napoli-Sorrento, senza però tenere conto che la maggior parte dei turisti scende a Pompei. E le carenze sono enormi anche sulle linee interne dei bus. Per andare ad esempio a Cerreto Sannita, nel beneventano, non ci sono pullman in orari consoni: l’ho sperimentato in prima persona’’. Sulla sanità, infine, Ciniglio taglia corto: “La Regione Campania predilige fare grandi progetti per nuovi ospedali mentre sulle strutture di prossimità non ha investito nulla’’.
Aldo Oropallo, docente di materie scientifiche al Liceo Caccioppoli di Napoli, riconosce a De Luca “qualche merito nel corso della crisi Covid, almeno per la parte delle restrizioni’’.
Di converso, però, “a mio giudizio la sanità è stata troppo depotenziata così come non si vedono interventi significativi né sul piano occupazionale né sulla valorizzazione del litorale costiero, in particolare Castel Volturno e dintorni, e delle aree interne della Campania come Benevento e Avellino’’. Nunzio Marigliano, cittadino attivo di Scampia, confessa: “Sono stato contento quando De Luca fu eletto perché apprezzavo il suo modus operandi, poi con il tempo ho cambiato opinione. La Regione Campania nel 2018 ha lasciato per strada duemila lavoratori Apu (Attività di Pubblica Utilità, ndr.) senza fare loro corsi di formazione e per le Universiadi gli impianti di Scampia e dell’intera Ottava Municipalità di Napoli non sono stati riqualificati. È il momento di cambiare’’.
Antonio Sabbatino



