Bollette più care: perché l’energia costa tanto?

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50 euro al megawattora. È il prezzo che ha raggiunto il gas a inizio anno, per poi scendere, sì, ma di pochissimo

La quotazione è ai massimi da ottobre del 2023. Siamo molto lontani dai 300 euro al MWh registrati nell’estate del 2022, nel pieno della crisi energetica, ma comunque sopra del 43 per cento rispetto al valore con cui era iniziato il 2024.

Allo stesso tempo sono aumentati anche i prezzi medi dell’elettricità, che hanno prima superato i 130 euro al megawattora, e poi raggiunto quota 145 euro. Cifre da capogiro per i consumatori ma anche per le imprese italiane, di cui ci accorgeremo già dalla prossima bolletta.

Salasso per le famiglie

Il sito di comparazione Facile.it ha fatto una stima degli aumenti per una famiglia tipo nel mercato libero: quasi il 30 per cento in più, con un impatto significativo per chi ha un’offerta a prezzo indicizzato.

In soldoni, 95 euro il rincaro per l’elettricità, 176 euro per il gas. In dodici mesi, quindi, sborserà complessivamente 2.841 euro a fronte dei 2.569 dello scorso anno.

Il peso delle bollette energetiche sulle famiglie italiane è stato evidenziato anche da uno studio di Accenture, secondo il quale nel 2024 quasi una famiglia italiana su tre ha affrontato difficoltà nel pagarle: sebbene si tratti di un dato in linea con quanto accade in Francia e Germania, è però superiore a quello di altri Paesi europei come Spagna, Paesi Bassi e Portogallo.

Perché questi record?

Ma a che cosa sono dovuti questi record? I fattori sono diversi. Innanzitutto dal primo gennaio si è interrotto il passaggio del gas russo attraverso l’Ucraina, segnando la conclusione del contratto di transito chiave tra Mosca e Kiev, un accordo siglato nel 2019 da Gazprom e Naftogaz che per anni ha rappresentato una delle principali vie di approvvigionamento energetico per l’Europa e anche per l’Italia e che è proseguito dopo l’invasione russa.