BOLOGNA: Emergenza Ucraina

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Email dedicata per ricevere informazioni o offrire aiuto. On line il modulo per chiedere ospitalità o segnalare il proprio arrivo. In piazza XX Settembre attivo un punto di prima accoglienza 

Coordinamento tra livello politico amministrativo e livello tecnico gestionale per adottare con tempestività misure di risposta alla richiesta di accoglienza: è questo l’obiettivo della “Task force emergenza Ucraina” istituita dal Comune di Bologna.

La task force ha attivato anche l’email dedicata BolognaperUcraina@comune.bologna.it  per chiedere informazioni, offrire aiuto, mettere a disposizione dei profughi una casa vuota o sfitta, dare disponibilità ad accogliere i profughi nella propria casa. Per dare disponibilità all’accoglienza in famiglia è operativa anche la piattaforma del Progetto Vesta.

È stato anche attivato il coordinamento con Caritas Diocesana per lavorare in modo integrato e mettere a frutto tutte le connessioni utili riguardo all’accoglienza, al sostegno alle famiglie, la ricerca di alloggi e strutture.

L’hub di piazza XX Settembre

In piazza XX Settembre il Comune di Bologna ha allestito un punto per offrire i servizi di prima accoglienza ai profughi ucraini in arrivo in città.

L’hub è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 8.30 alle 13.30, domenica chiuso.

L’obiettivo è garantire alle persone che arrivano un unico punto nel quale poter:

  • effettuare un tampone con presa in carico degli eventuali positivi, oltre al test per la tubercolosi (con la collaborazione dell’Ausl),
  • poter certificare la presenza dei profughi sul nostro territorio (grazie al personale della Polizia di Stato)
  • offrire orientamento rispetto ai servizi del territorio (accoglienza abitativa, scuole, salute e altro) grazie allo sportello dei Servizi sociali del Comune.

Sono presenti anche i mediatori culturali e linguistici e i volontari della Croce Rossa come supporto all’accoglienza dei profughi.

Chiedere ospitalità o informare il Comune del proprio arrivo

Le persone provenienti dall’Ucraina e arrivate a Bologna possono compilare un modulo online per chiedere ospitalità o informare il Comune del proprio arrivo. Maggiori informazioni (ITA/ENG/UCR/RUSSO)

Per il Comune di Bologna, le necessità che emergono dalle situazioni rappresentate sono gestite dal Servizio Protezioni Internazionali di Asp Città di Bologna, anche con il sostegno di beni messi a disposizione dagli empori solidali di Case Zanardi.

La rete di accoglienza

Il sistema di accoglienza diffusa che fa capo ai Comuni e per Bologna al SAI metropolitano (a cui aderiscono 41 comuni a cui si affianca Imola con un proprio progetto SAI) può contare su una disponibilità attuale di 300 posti.

Per il sistema SAI si stanno ricercando gli alloggi e sono arrivate disponibilità tramite i gestori ma anche attraverso la mail BolognaperUcraina@comune.bologna.it. I proprietari di casa che si dichiarano disponibili sono immediatamente contattati dal Servizio Protezioni Internazionali del Comune, per definire l’accoglienza e il riconoscimento di un affitto, sostenuto dal programma nazionale di accoglienza. Il progetto prevede oltre all’accoglienza servizi di supporto legale, di mediazione linguistica, di orientamento e supporto. Questi servizi sono garantiti anche a chi accoglie in famiglia nell’ambito del progetto Vesta. A Bologna sono già allestibili almeno 80 dei 300 posti riconosciuti dal Ministero.

È inoltre operativo stabilmente il coordinamento con la Prefettura, a cui compete la prima accoglienza dei profughi, insieme ai Sindaci della Città metropolitana per il reperimento di collocazioni di prima accoglienza e il raccordo con la Questura. Le persone che non hanno disponibilità di un alloggio saranno collocate nelle strutture prefettizie (CAS), previa presentazione all’Ufficio Immigrazione della Questura dal lunedi a venerdi dalle 8.30 alle 17.30. La Prefettura ha pubblicato da martedì un avviso per l’apertura di nuove strutture CAS per fare fronte all’emergenza; si stanno cercando strutture di grandi dimensioni per la prima accoglienza.

L’appello del Sindaco Matteo Lepore e dell’Arcivescovo Card. Matteo Maria Zuppi per sensibilizzare i cittadini bolognesi sull’accoglienza dei profughi ucraini

Servizi scolastici

È attivo il raccordo con l’ufficio scolastico e con i dirigenti scolastici per garantire l’accoglienza nei servizi educativi e scolastici cittadini. Il Comune si farà carico dei servizi di refezione scolastica e dei servizi integrativi quando necessari, oltre che dell’inserimento nei servizi per l’infanzia. Istituti scolastici privati hanno comunicato la propria disponibilità all’accoglienza.

Per informazioni e orientamento su tutti i servizi educativi e scolastici, per iscriversi ai servizi 06 anni, alla refezione scolastica ed ai servizi integrativi, è possibile rivolgersi agli Uffici scuola di quartiere.

Per iscriversi alla scuola primaria, secondaria di primo o di secondo grado è possibile rivolgersi a una delle scuole POLO per l’accoglienza più vicina al proprio domicilio.

Assistenza sanitaria

È stata definita con AUSL la modalità di accesso ai servizi sanitari attraverso l’acquisizione della tessera STP (Stranieri Temporaneamente Presenti) che si ottiene ai CUP con esibizione dei documenti ucraini. Qui le informazioni sulle misure di assistenza sanitaria.

Animali da compagnia

Gli animali da compagnia in ingresso con i profughi provenienti dall’Ucraina possono restare assieme ai rispettivi proprietari per tutto il tempo di permanenza in Italia. All’arrivo è necessario avvisare tempestivamente il Servizio Veterinario dell’Ausl di Bologna  al numero 051 4966301 o via email  pet.ucraina@ausl.bologna.it per ricevere informazioni e fissare un appuntamento.

Il Servizio veterinario effettuerà  la registrazione nell’anagrafe regionale degli animali da affezione, i controlli e gli accertamenti sanitari previsti dalla normativa comunitaria in vigore sugli spostamenti di questi animali da uno stato ad un altro. Gli animali, oltre alla registrazione in anagrafe, saranno identificati con microchip e sarà effettuata la profilassi antirabbica.

Raccolte fondi

Per quello che riguarda la raccolta fondi si invitato i cittadini e le cittadine a fare riferimento al conto aperto dalla Regione dell’Emilia-Romagna. Chiunque potrà versare – indicando con chiarezza la causaleEMERGENZA UCRAINA” – al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964
Si ricorda anche che è attiva la campagna nazionale di Unicef, Unhcr, Croce Rossa: è possibile fare una donazione mandando un sms al numero 45525.

Il Fondo sociale di comunità Dare per Fare promuove una raccolta straordinaria di beni e risorse destinate alle persone in fuga dall’Ucraina e già ospitate nel bolognese. Le donazioni raccolte saranno indirizzate ai Comuni per sostenere le necessità delle persone ucraine attualmente ospitate in forma volontaria da famiglie e amici che vivono nel territorio metropolitano oppure accolte negli alloggi messi a disposizione dalle Amministrazioni.

Il gemellaggio con  Kharkiv

“Vorrei esprimerle il dolore e la vicinanza della città di Bologna in questo momento difficile. Insieme condividiamo gli stessi valori europei di pace, democrazia e libertà.” Nei giorni scorsi il sindaco Lepore ha scritto una lettera al sindaco di Kharkiv Igor Terekhov: il Comune di Bologna è gemellato con la città ucraina di Kharkiv dal 1966, uno dei più longevi della città. Come Bologna, anche Kharkiv è Città Creativa UNESCO per la Musica.

Palazzo Re Enzo ogni sera illuminato con la bandiera Ucraina

“In queste ore – è il commento del sindaco Matteo Lepore – Bologna sta dando ancora una volta dimostrazione concreta della sua straordinaria solidarietà. Con piccoli e grandi gesti.
A questo ne aggiungiamo un altro, che speriamo possa accendere un piccola luce di speranza per tutti: dal 2 marzo Palazzo Re Enzo sarà illuminato ogni sera con i colori della bandiera dell’Ucraina. È il nostro modo per dire che Bologna c’è, è al fianco del popolo ucraino e che farà la propria parte per aiutare”.