Bonomi: “Basta bonus e una tantum, all’Italia servono riforme”

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Ho fatto una critica rispetto a un paese in cui si continua ad andare avanti con bonus una tantum e non affronta invece i nodi strutturali”.

Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a margine a dell’Assemblea di Assolombarda. “Abbiamo una occasione storica – aggiunge – che è quella di fare le riforme strutturali che questo paese è 30 anni che aspetta, riforme che ci dicevano non si potevano fare perché non c’erano le risorse. Oggi le risorse ci sono, le riforme vanno fatte non per avere le tranche del Pnrr ma per fare un paese efficiente, moderno, sostenibile e inclusivo. Questo è l’obiettivo delle riforme”.

Al Mind – Milano Innovation District – si cerca “la visione e le priorità del futuro delle imprese” e si riuniscono gli imprenditori lombardi e non solo. La discussione però non può non tenere conto della pandemia e della guerra che stanno proponendo un profondo “ripensamento delle leve di competitività delle imprese nel mercato globale, in cui il ruolo dell’Europa e delle sue filiere sarà sempre più cruciale. E dove l’orizzonte di qualsiasi scelta non potrà che orientarsi al futuro, guardando all’innovazione e alla sostenibilità, consapevoli della grande responsabilità verso le nuove generazioni”, spiega Assolombarda.

Per quanto riguarda l’occupazione nel suo intervento il capo di Confindustria pone l’accento sul reddito medio degli italiani “C’è da fare in Italia un grande lavoro sulla politica dei redditi, c’è sicuramente una fascia di italiani che sta soffrendo molto, quelli a basso reddito, noi stimiamo quelli sotto i 35 mila euro, comprendendo quindi anche i pensionati”, ha detto.

Sul piano fiscale sottolinea: “Abbiamo proposto in Italia il taglio del cuneo fiscale con un intervento choc di 16 miliardi, questo consentirebbe di mettere in tasca agli italiani 1.223 euro a chi ha un reddito di 35 mila euro per tutta la vita lavorativa. Sono stupito che di fronte a una proposta del genere Confindustria ancora oggi non ha avuto risposta dopo quasi 3 mesi”.