Cos’è il bonus anziani 2025 e come funziona
Il bonus anziani – formalmente denominato “prestazione universale” – è una delle principali novità introdotte dal decreto anziani. Si tratta di un contributo economico specificamente destinato agli ultraottantenni fragili che necessitano di assistenza continua che assorbe e integra l’indennità di accompagnamento. La prestazione universale è composta da due elementi:
una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento (531,75 euro per il 2024) e
una quota integrativa, l’assegno di assistenza, pari a 850 euro mensili.
Il beneficiario potrà quindi contare su un importo complessivo di circa 1.381,76 euro al mese.
L’Inps erogherà il bonus mensilmente a decorrere dal primo giorno del mese di presentazione della domanda, per il periodo della sperimentazione che va dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Un elemento distintivo di questa prestazione è che non è soggetta a imposte e non può essere pignorata, il che garantisce la piena disponibilità dell’importo per le finalità assistenziali previste.
I requisiti
Come spiega l’Inps, hanno diritto alla prestazione le persone anziane non autosufficienti che: 1) abbiano età anagrafica pari o superiore a 80 anni e il riconoscimento di un livello di bisogno assistenziale gravissimo; 2) abbiano un ISEE socio sanitario ordinario non superiore a 6mila euro; 3) siano beneficiari dell’indennità di accompagnamento.
Come fare domanda
La domanda può essere presentata telematicamente da chi ha un’età pari o superiore a 80 anni o dal primo giorno del mese in cui viene perfezionato il requisito anagrafico, attraverso il portale dedicato sul sito istituzionale dell’Istituto, tramite la propria identità digitale, o tramite gli istituti di patronato. È possibile presentare richiesta per l’agevolazione per tutto il periodo della sperimentazione (fino al 31 dicembre 2026) e, se presenti i requisiti previsti dalla legge, sarà riconosciuta dal mese di presentazione fino a dicembre 2026.



