CARAMIELLO e FEDE. — Al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che
nel 2018, con l’obiettivo di garantire gli strumenti più adeguati ad avviare il Paese verso una transizione energetica e verde, in linea anche con gli obiettivi dell’Europa, è stato introdotto nel nostro ordinamento il cosiddetto «bonus verde», una detrazione IRPEF del 36 per cento su un massimo di 5.000 euro di spesa (Iva inclusa) per ogni unità immobiliare, sulle spese relative agli interventi, straordinari effettuati per sistemare terrazzi, giardini e in generale, aree verdi di edifici privati (anche condomini);
la finalità del «bonus verde» è quella di incentivare e incoraggiare opere di riqualificazione e recupero delle aree verdi, introducendo in Italia un incentivo fiscale pubblico per la realizzazione o la ristrutturazione di giardini, terrazzi e spazi verdi;
tale agevolazione, riconfermata per il biennio 2022-2024, ha avuto il merito di riposizionare il tema del verde come uno degli elementi fondamentali per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente, con risultati tangibili quali l’aumento del 15 per cento del valore economico dell’immobile a cui è annesso un giardino o un impianto a verde ben curato, o l’importanza ambientale collegata alla biodiversità, all’assorbimento delle polveri sottili, alla diminuzione della temperatura, alla produzione di ossigeno, all’assorbimento e stoccaggio di anidride carbonica, alla riduzione dei volumi del tal quale per ridurre trasporti e consumi di carburante;
in tale contesto, tra gli strumenti ammessi all’agevolazione restano ancora esclusi macchinari ed attrezzature, anche innovativi, atti a garantire una adeguata manutenzione e gestione dell’area verde che viene incentivata attraverso il bonus. Si tratta di robot o macchine a batteria in grado di rafforzare concretamente il percorso verso la transizione ecologica nonché di ridurre i volumi degli scarti con macchine mulching o biotrituratori –:
se, nell’ottica di confermare il «bonus verde» anche nei prossimi anni, intenda implementare, attraverso future iniziative di carattere normativo, il fondo destinato a tale importante agevolazione fiscale, anche al fine di inserire tra le spese ammissibili l’acquisto e l’installazione di nuovi macchinari ed attrezzature, anche innovativi, affinché si possa garantire una adeguata manutenzione e gestione dell’area verde.



