LAV: CI APPELLIAMO AL MINISTRO DEI TRASPORTI SALVINI E AL SENATO, IMPEGNATI IN QUESTI GIORNI NELLA REVISIONE DEL CODICE DELLA STRADA: BASTA PALLIATIVI E MEZZE MISURE, È NECESSARIO VIETARE L’USO DI ANIMALI PER MEZZI A TRAZIONE ANIMALE, CON RICONVERSIONE DELLE LICENZE E NESSUN POSTO DI LAVORO PERSO
Ennesimo incidente ieri a Roma che ha coinvolto una carrozza trainata da cavalli. Nei pressi di largo Corrado Ricci, in pieno centro a pochi passi dai Fori Imperiali, una vettura si è scontrata con una botticella. Il cavallo, ferito in modo lieve, è stato immediatamente condotto dal vetturino nelle stalle di Testaccio, lasciando sul posto solo i danni materiali alla carrozza e all’automobile. Un evento che, ancora una volta, ci mette di fronte a una realtà inaccettabile.
“Questa ennesima vicenda sottolinea la totale inadeguatezza dell’utilizzo di cavalli nelle strade trafficate delle nostre città. Gli animali non sono né strumenti di lavoro né attrazioni turistiche: sono esseri senzienti, forzati a sopportare condizioni di vita e lavoro innaturali, spesso rischiando la loro vita in ambienti urbani caotici e pericolosi.
La visione di un cavallo ferito, che trasporta turisti sotto il sole cocente o nei pressi del traffico cittadino, rappresenta una crudeltà che non può trovare giustificazione in alcuna tradizione o interesse economico” ha dichiarato Anna Cavalli responsabile LAV Roma.
L’uso delle botticelle nelle città italiane è un esempio lampante di specismo istituzionalizzato, che vede gli animali sfruttati come meri mezzi di trasporto, senza alcun rispetto per la loro dignità e la loro natura. Non si può parlare di “benessere animale” in questo contesto: ogni minuto che un cavallo trascorre attaccato a una carrozza, immerso nel caos urbano, è un minuto di sofferenza. Non esiste alcuna forma di regolamentazione o compromesso che possa rendere accettabile questo sfruttamento.
“È ora di dire basta, senza mezzi termini e senza compromessi. Chiediamo che il Senato, attualmente impegnato nella revisione del Codice della Strada, si prenda finalmente la responsabilità di porre fine a questa pratica arcaica e disumana: abolire le carrozze trainate da cavalli con la riconversione delle licenze e senza perdita di posti di lavoro. Quello che chiediamo non è solo un atto di giustizia verso gli animali, ma un passo necessario verso una società più giusta e civile. Non ci accontenteremo di misure palliative o di compromessi: la sofferenza degli animali non può essere regolamentata, va eliminata” ha dichiarato Nadia Zurlo, responsabile area equidi LAV.
LAV si appella ai legislatori affinché si facciano promotori di una riforma coraggiosa e lungimirante, che sancisca una volta per tutte l’abolizione delle botticelle nelle città italiane. Il tempo della sofferenza degli animali per il piacere e l’intrattenimento umano è finito. È ora di cambiare.



