Oggi metto in luce un aspetto cruciale della geopolitica attuale: la possibilità che gli Stati Uniti e la Russia stiano cercando un’intesa diretta sulla guerra in Ucraina, escludendo l’Europa e Kiev dalle decisioni più rilevanti
Questo scenario è plausibile, soprattutto considerando la visione di Trump, che ha spesso criticato l’impegno americano a favore dell’Ucraina e il ruolo della NATO.
L’umiliazione di Zelensky e l’indebolimento dell’Europa potrebbero essere conseguenze indirette, ma anche obiettivi mirati. Per Putin, negoziare solo con gli USA significa riconquistare il peso politico che aveva l’URSS ai tempi della Guerra Fredda, mentre per Trump potrebbe essere un’occasione per presentarsi come il pacificatore capace di porre fine al conflitto senza coinvolgere l’Europa, che considera un peso economico.
Sulla spartizione dell’Ucraina, è un’ipotesi estrema, ma non impossibile. Se l’accordo prevedesse che Kiev ceda territori in cambio della pace, sarebbe di fatto una concessione a Mosca.
Il problema è che accettare una soluzione del genere creerebbe un precedente pericoloso e potrebbe destabilizzare ulteriormente l’Europa dell’Est.
Bruxelles troverà un’alternativa? L’UE è divisa e fatica a prendere decisioni rapide. Se gli Stati Uniti e la Russia agissero in autonomia, l’Europa rischierebbe di trovarsi a dover reagire a un fatto compiuto.
Giuseppe PRETE pres. EUROPEAN CHANCELLOR WOA



