Nelle more della normalizzazione dell’economia cinese nel post Covid e della ripresa contestuale del settore immobiliare, giungono buone notizie dal lato societario
Ci riferiamo in particolare alla decisione da parte di uno dei grossi conglomerati cinesi (Alibaba) attivo in settori che spaziano dalla tecnologia ai consumi, dall’entertainment alla logistica, di “dividersi” in 6 singole società.
La notizia è positiva per una duplice serie di elementi: dal punto di vista finanziario, la divisione in più unità separate è uno dei modi per far emergere valore. Infatti, le quotazioni di un conglomerato, di una holding sono sempre a sconto rispetto alla somma delle parti, alla somma delle singole divisioni operative; un po’ perché è più difficile dal punto di vista finanziario andare a separare i singoli business, un po’ perché viene applicato uno sconto legato alla minor trasparenza.
La suddivisione in singole società eliminerebbe questi fattori negativi e conseguentemente farebbe emergere più valore in capo agli azionisti (sia di maggioranza che di minoranza).
La notizia è anche positiva dal punto di vista politico in quanto va nella direzione di una pacificazione tra autorità e singole società dopo gli attriti degli ultimi anni: era infatti in corso un braccio di ferro tra il governo centrale, che chiedeva maggiore visibilità sui singoli business per poter esercitare maggior controllo e le singole società (nel caso specifico Alibaba) che invece volevano continuare ad avere le mani più libere all’interno del loro perimetro di azione. Memori di quanto questo braccio di ferro abbia influito negativamente sui corsi azionari (vedi stop alla quotazione del braccio finanziario Ant Group), la sua risoluzione non può che essere una notizia positiva.



