Burkina Faso, attacchi jihadisti fanno oltre 100 morti

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Un Paese nel caos, una serie di stragi firmata col sangue dalle milizie jihadiste

Nel nord del Burkina Faso più di 100 persone, per lo più soldati, sono state uccise domenica nel corso di attacchi a diverse località, tra le quali una base militare e la città strategica di Djibo, a lungo assediata.

Un gruppo jihadista affiliato ad Al-Qaeda noto come Jama’at Nasr al-Islam wal-Muslimin, o JNIM, ha rivendicato la responsabilità. Governata da una giunta militare, la nazione senza sbocco sul mare di 23 milioni di abitanti è fra quelle più colpite dalla guerriglia jihadista. L’area africana del Sahel è da molti anni un focolaio di estremismo violento, che spesso ammanta di motivazioni religiose antichi conflitti di origine tribale. Circa la metà del Burkina Faso è peraltro fuori dal controllo del governo a causa delle violenze che hanno portato a due colpi di Stato nel 2022.