BUSI FERRUZZI: CATANIA NEI PRIMI 5 DISTRETTI INDUSTRIALI ITALIANI

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La Presidente della sede provinciale etnea di Confindustria dedica un’ampia riflessione alle prospettive di un territorio dove si sta sviluppando in misura esponenziale un bacino di competenze negli ambiti dei semiconduttori e del fotovoltaico, quindi della transizione digitale ed energetica: “Siamo al servizio della crescita economica regionale e nazionale”

 

L’economia della provincia ai piedi dell’Etna si è evoluta fino a diventare “un’area industriale motore di innovazione e competitività, con aziende che continuano a investire nonostante le incertezze globali e le pressioni locali – premette la Presidente Busi Ferruzzi – Realtà come STMicroelectronics, con il proprio investimento strategico da 5 miliardi di euro finalizzato alle fette in carburo di silicio, e come 3Sun, con il cantiere della giga-factory per produrre moduli fotovoltaici, sono esempi di un territorio sempre più hub tecnologico e sostenibile di rilevanza internazionale. Questi progetti non solo confermano l’importanza strategica della provincia etnea per la Sicilia, ma consolidano la nostra posizione nel panorama manifatturiero e smart europeo e globale. Catania si colloca tra i primi 5 distretti industriali in Italia per ricchezza netta generata in rapporto al volume d’affari. Questo dato, a oggi ancora poco conosciuto, mette viceversa in primo piano l’elevata efficienza produttiva territoriale e la capacità di confrontarsi con i migliori sistemi economici locali in Italia e sulla scena estera. Una conferma dell’attitudine delle nostre imprese a generare valore a beneficio delle aree di insediamento e del Paese nel complesso”.

Busi Ferruzzi con il Sindaco di Catania Enrico Trantino

Ciò avviene anzitutto per la ragione che “le imprese stanno mantenendo i propri impegni. Pfizer, ad esempio, ha investito 34 milioni di euro nel triennio 2022-2024 nello stabilimento di Catania e continua a monitorare attentamente la propria rete produttiva per garantire l’operatività del sito a lungo termine. Sul versante della sostenibilità ambientale, inoltre, è attivo un impianto fotovoltaico corrispondente a 998 kilowatt di potenza installata, con una quota pari al 58 per cento della gestione rifiuti viene destinata interventi di riciclo e recupero energetico”, prosegue la Presidente Busi Ferruzzi, in carica dalla primavera dello scorso anno.

L’elenco degli impegni è destinato a proseguire sul piano sia dell’affiancamento alle singole imprese investitrici, sia sul piano della metodologia adottata per consolidare il quadro delle relazioni sindacali e istituzionali: “Come Confindustria, ribadiamo che ogni investimento locale genera ricadute positive su innovazione, occupazione e competitività. La collaborazione con Istituzioni, università e sindacati è essenziale per affrontare le sfide tecnologiche, economiche e sociali che ci attendono, e per questo puntiamo a sostenere la formazione e l’attrazione di talenti specializzati nella creazione di percorsi formativi avanzati in collaborazione con l’ateneo di Catania – conclude Busi Ferruzzi – Il futuro della nostra economia dipende dalla determinazione a mantenere alto il livello e l’asticella della fiducia nel nostro sistema industriale. Il clima di tensione e le legittime preoccupazioni in atto non devono oscurare i grandi risultati ottenuti né mettere in discussione la centralità di Catania come polo tecnologico e manifatturiero di primo piano. Le sfide globali, come quelle indotte dai dazi imposti da altri Paesi, non possono essere ignorate, ma il distretto catanese ha dimostrato resilienza adattiva e proattiva”. Potenziamento delle aree industriali attrezzate e dell’infrastruttura aeroportuale sono ribadite come priorità del mandato confindustriale provinciale.