L’intervento della Presidente della Confindustria etnea con riferimento alla strategia di ripresa e rilancio della zona dedicata allo sviluppo dei siti produttivi e manifatturieri nel capoluogo della provincia orientale della Sicilia, in una posizione strategica per la capacità di interconnessione nell’area mediterranea
“Dopo un’attesa di circa cinquant’anni, per la zona industriale di Catania si profila finalmente un progetto organico e strutturato, in netta discontinuità rispetto agli interventi frammentati, scoordinati e scollegati del passato. Non si tratta più di una sequenza di annunci o soluzioni estemporanee, semmai parliamo di un piano che recepisce concretamente molte delle istanze che, come associazione industriale, abbiamo portato avanti nel tempo e nelle varie sedi istruttorie, consultive e decisionali di competenza. Parliamo non di temi astratti ma di strade, sicurezza, assetto geologico e rete idrica: elementi imprescindibili per garantire la competitività e l’attrattività di un territorio che intende guardare al futuro in forza del proprio posizionamento geografico e dei piani di sviluppo di area vasta del Mediterraneo”. A ribadirlo è Maria Cristina Busi Ferruzzi, Presidente di Confindustria Catania e alta dirigente confindustriale nazionale nel settore del beverage il cui nome è legato in maniera inscindibile a Coca Cola.
“Per tutti questi ordini di motivi – prosegue la massima esponente apicale di Confindustria della provincia – esprimiamo un plauso al Sindaco del Comune di Catania Enrico Trantino e all’Assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo, per avere avviato un percorso che finalmente ha collocato, al centro del dibattito e delle attività decisionali, le effettive priorità del nostro tessuto produttivo locale”.

Un contributo importante arriva dall’ambito delle società di gestione dei beni e dei servizi di pubblica utilità, che consentono interventi di razionalizzazione e di ottimizzazione delle risorse naturali e rinnovabili. “Particolarmente rilevante – prosegue Busi Ferruzzi – soprattutto in questa fase, è stato il ruolo svolto da Sidra. La tenuta e l’efficienza del sistema idrico rappresentano infatti un fattore imprescindibile per il funzionamento delle imprese insediate nell’area in oggetto. In questo contesto, come Associazione, abbiamo già avviato un confronto su basi operative e costruttive, che riteniamo essenziale per affrontare in modo efficace le criticità delle reti infrastrutturali esistenti”.
Non meno significativo, infine, è l’aspetto sociale e di sicurezza, che intreccia i temi della solidarietà. “Su questo piano particolare – conclude Busi Ferruzzi – è stato preso espressamente in considerazione un tema spesso trascurato come il randagismo che, pur non essendo centrale, ha ricadute concrete sull’incolumità dei lavoratori. Un capitolo su cui stiamo lavorando con un progetto finalizzato a contrastare e a prevenire il fenomeno dell’abbandono degli animali”.





