Non fomentiamo le polemiche, non è proprio il caso”, premette il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, in una intervista al Messaggero Veneto, ma la sua idea è di rinviare per poi “recuperare” la partita Italia-Israele di calcio in programma il 14 Ottobre prossimo per evitare eventuali problemi di ordine pubblico.
Le nazionali di calcio di Italia e Israele si sfideranno nuovamente sul manto erboso dello stadio Friuli. Un anno fa era la Nations League, stavolta sono le qualificazioni ai mondiali ma le polemiche sono le stesse causa anche l’aggravamento dell’emergenza umanitaria a Gaza.
E aggiunge: “Israele non è stato escluso dalle competizioni sportive internazionali. Ma di fronte a un dramma che non ha eguali negli ultimi ottant’anni, davanti a tanta sofferenza io dico: fermiamoci, giocare adesso sarebbe inopportuno”.
“Lo stadio è gestito dall’Udinese, la decisione di ospitare i match della nazionale è della Figc, la partita è organizzata dalla Uefa. Come Comune siamo al terzo livello, chiamati a occuparci di ordine pubblico con il coordinamento della prefettura. Ci sono state manifestazioni di dissenso un anno fa, non potranno non essercene tra un mese e mezzo”.
Secondo il primo cittadino di Udine sarebbe “opportuno attendere momenti migliori, rinviare la partita e recuperarla: credo che ci sia il tempo e temo purtroppo che nell’arco di un mese e mezzo non si arriverà al cessate il fuoco”.


