. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Prognosfruit in occasione dell’inizio della raccolta per le varietà più precoci come la Gala, la prima ad essere staccata.
L’andamento del raccolto – continua la Coldiretti – varia lungo la Penisola, visti anche i problemi causati da siccità e maltempo in alcune regioni del Nord. In Alto Adige, dove si raccoglie quasi metà delle mele Italiane, la produzione è in calo (-3%) a circa 912mila tonnellate, trend in discesa (-1%) anche per il Trentino con 507mila tonnellate, mentre si registrano incrementi importanti in altre regioni: +47% in Veneto con 215mila tonnellate, +21% in Lombardia con 23mila tonnellate, +20% in Piemonte con 225mila tonnellate e +12% in Emilia Romagna con 175mila tonnellate.
L’Italia si classifica così – sottolinea la Coldiretti – al secondo posto tra i paesi produttori dell’Unione Europea dove la produzione è stimata in 12,2 milioni di tonnellate in calo dell’1% rispetto allo scorso anno, con in testa la Polonia con poco meno di 4,5 milioni di tonnellate in crescita del 5%, mentre al terzo posto dietro all’Italia si piazza la Francia con circa 1,5 milioni tonnellate (+6%).



