Ma come è potuto succedere che sparisse una roba straordinaria dal mondo? E’ sparita dall’immaginario del mondo. Non c’è più, come è potuto succedere?
Con la canapa si fa di tutto, come si fa a vietarla? Si possono fare vestiti, corde, si possono curare molte malattie. In Nepal si mangiano i semi, la Costituzione americana e le banconote francesi sono stampate sulla canapa; carta di canapa, non tagli alberi!
Succede poi che nel 1935, Hearst, il più grande magnate delle comunicazioni, uno che faceva i giornali con i suoi alberi, insieme a Dunlop, la più grande azienda chimica al mondo, scoprono il nylon.
Dunlop, quello delle gomme, Du Pont azienda chimica, cominciano a far sparire la canapa perché c’era il petrolio. C’è una dichiarazione di Hearst e Rockfeller (due petrolieri dell’epoca) che dicono: “Perché violentare la natura tagliando la canapa? C’è il petrolio, con il petrolio potremmo proteggere la natura”. Così iniziano ad eliminare la canapa e si comincia a chiamare droga una pianta. Hearst comincia a dire sui suoi giornali, fatti con la sua carta, “Urgono misure contro la droga” , “La marijuana fa diventare matti i ragazzi in 30 giorni”, “La marijuana miete molte vittime”. E si comincia ad abbinare la droga, cioè la canapa, al mostro. Poi iniziavano a menarla con il razzismo, l’etnia. I messicani, i neri si drogano. I meticci e gli italiani. C’eravamo anche noi, dove c’è una schifezza ci siamo sempre anche noi!
Fu così che nel ’38 il nipote del più grande banchiere dell’epoca decide con una legge di abolire la droga nel mondo, e fa una legge per proibirla.
In pratica viene abolito tutto ciò che puoi farti da solo. Tutto ciò che passa attraverso la tua autonomia sta sulle palle all’autorità. Nel ’40 c’è stato un boom di vendite, che se questo qua si fosse fatto i cazzi suoi probabilmente si sarebbe estesa un pochino.
Ma l’ha proibita ed è diventata il cancro del mondo.



