Penso, dunque, che nel primo decreto in cui sarà possibile, dovremo riprovare a introdurre la questione della scarcerazione anticipata per chi, in questi due anni di pandemia, ha comunque subito l’isolamento e una detenzione difficile. A queste persone va riconosciuto uno sconto di pena maggiore (ovviamente, si parla di chi può avere uno sconto di pena e, quindi, di chi ha tenuto una buona condotta). Inoltre, appena è possibile intervenire, occorre anche rendere permanenti tutte le misure prese durante la pandemia
La digitalizzazione può aiutare la formazione. Abbiamo visto con grande evidenza che il carcere è molto difficile da vivere per tutti se prevale la noia, se non c’è formazione e se non c’è lavoro. Penso, quindi, che occorra creare più opportunità di formazione e, quindi, avere degli spazi e degli strumenti. Penso, però, che servano anche altre forme di incentivo per le aziende che danno lavoro ai detenuti dentro e fuori dal carcere. Penso, poi, che legare la formazione al lavoro sia un tema fondamentale.
Ci sono esperienze che si sono fatte e si stanno facendo in giro per l’Italia molto interessanti e credo che vadano diffuse e incentivate. Un rapporto con le organizzazioni imprenditoriali e il mondo dell’impresa deve essere finalizzato a valorizzare questa opportunità”. Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato e Capogruppo del PD in Commissione Giustizia del Senato, intervenendo all’Agorà Democratica “Carcere, sistema penitenziario ed esecuzione della pena. Quale riforma?” in corso a Roma nella sede del PD.

