“Il drammatico aumento dei giovani detenuti, il sovraffollamento mai registrato prima negli istituti minorili, le condizioni igienico-sanitarie degradanti e l’assenza di attività educative non sono un’emergenza improvvisa
. Sono il frutto diretto delle scelte sbagliate di questo Governo. È il fallimento annunciato di una politica penale miope, ideologica, punitiva e incapace di offrire risposte concrete al disagio giovanile“. Lo dichiara la senatrice Pd Enza Rando, responsabile Legalità e contrasto alle mafie della segreteria dem e coordinatrice del comitato minori della commissione Antimafia, commentando i dati diffusi ieri da Antigone nel report di metà anno sul sistema penitenziario minorile.
“In meno di tre anni, i detenuti negli istituti penali per minorenni sono aumentati del 50%. Al 15 giugno 2025 erano 586, di cui oltre il 60% ancora in attesa di giudizio. Il 63% dei minorenni presenti nelle carceri non ha una condanna definitiva. In passato per molti di loro si sarebbero trovate soluzioni alternative alla detenzione. Oggi invece si sceglie la strada più facile e più crudele: quella del carcere. La responsabilità è chiara: il cosiddetto decreto Caivano, voluto dal Governo nel 2023, ha allargato il ricorso alla custodia cautelare e reso più difficile l’accesso a percorsi alternativi. Ha alimentato – sottolinea Rando – un modello repressivo che produce solo marginalità, recidiva e abbandono. Chiediamo con forza un’inversione di rotta.
Questo governo ha il dovere di rispondere a un’emergenza che ha creato con le sue stesse mani“, conclude Rando.


