Da oggi fino alla prossima settimana si fermano i pescatori per protestare contro il caro-gasolio.
Ormai i costi dell’energia alle stelle superano i guadagni e rendono non conveniente uscire in mare. Questi sette giorni avremo difficoltà a trovare pesce fresco italiano nei mercati e nelle pescherie, ma se non si agisce al più presto per aiutare i nostri pescatori questa potrebbe diventare la normalità anche in futuro, a discapito della dieta mediterranea.
Senza un intervento risolutivo da parte delle istituzioni, infatti, saranno sempre di più le aziende ittiche costrette a chiudere di fronte all’aumento dei costi di produzione. Tutto ciò avrà un peso enorme a livello occupazionale e determinerà un danno incalcolabile a tutto il nostro agroalimentare, di cui la pesca è un’eccellenza. Esprimo la mia vicinanza ai pescatori di tutta Italia ed in particolare a quelli del litorale romano: sono già a lavoro per presentare un emendamento specifico al Dl Energia”.
