Carrello della spesa verso il record, un italiano su due taglia la spesa

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Accelerano i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, cioè dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che passano da +9,1% a +9,6%. Lo segnala l’Istat in una nota, spiegando che un aumento tale non si osservava da giugno 1984 (quando fu +9,7%). D’altra parte, rallentano quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,7% a +7,7%).

Il dato dell’Istituto conferma la fotografia scattata da Coldiretti, secondo la quale un italiano su due (51%) ha tagliato la spesa nel carrello.

L’indagine evidenzia che un altro 18% di cittadini dichiara di aver ridotto la qualità degli acquisti, costretto a orientarsi verso prodotti low cost per arrivare a fine mese, mentre un 31% di cittadini non ha modificato le abitudini di spesa.

Caro energia e siccità, con il taglio dei raccolti, spingono i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande che fanno segnare un aumento complessivo medio del +10,5%, rincari che hanno costretto gli italiani a reinventare la spesa.

Vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nei punti vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Come conseguenza si sono moltiplicate e differenziate anche le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti.

Accanto alla formula tradizionale del 3×2 e ai punti a premio, ci sono le vendite sottocosto, che devono seguire regole precise, e i buoni spesa.