“A fine settembre, quando il percorso si sarà definitivamente compiuto, sarà interessante fare delle valutazioni non soltanto su quante carte sono state attivate e su quanto consumo effettivamente è stato sostenuto, ma anche se le modalità organizzative e operative abbiano funzionato al meglio come previsto oppure no”
Così Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e delegato Anci al Welfare, al microfono di Due di Denari, su Radio 24 – Il Sole 24 Ore. Dal 18 di luglio, infatti, le famiglie (con Isee inferiore a 15mila euro) hanno iniziato a ricevere comunicazione dal Comune per ritirare in Posta la social card “Dedicata a te” precaricata con 382,50 euro da spendere per beni alimentari.
Il Governo Meloni ha infatti messo a disposizione 500 milioni di euro per l’acquisto di alimenti di prima necessità. La cifra è una tantum (la carta infatti non è ricaricabile), per 1 milione e 300 card complessive.
” È innegabile – ha detto Vecchi – la primissima fase ha impattato sui servizi sociali deputati al rapporto con l’utenza in modo anche un po’ problematico. Quel passaggio in cui l’Inps attraverso i criteri di base seleziona la platea, trasferisce le informazioni ai Comuni e i Comuni si attivano con le proprie risorse per ingaggiare l’utenza non è stata una fase facilissima perché è un carico di lavoro aggiuntivo in capo alle strutture comunali che sono sempre in difficoltà di risorse finanziarie, economiche ma anche di risorse umane”.
A settembre sono in arrivo nuovi pagamenti del bonus visto che – come annunciato dall’Inps con il messaggio n. 3005 del 24 agosto – a seguito del consolidamento delle liste e della pubblicazione delle graduatorie dei beneficiari risultano ancora 5.520 carte residue che i Comuni interessati potranno assegnare sulla base delle graduatorie non del tutto esaurite.
Ministero dell’Agricoltura, Anci e Inps hanno concordato di procedere con l’assegnazione delle carte rimanenti seguendo l’ordine delle graduatorie dei beneficiari.
“Credo che, in prospettiva, quanto si potrà fare sul fronte della semplificazione delle procedure sarà sicuramente utile”, ha concluso Vecchi. “A monte c’è una valutazione politica che compete al governo sulle finalità di questi provvedimenti una tantum, sul dimensionamento quantitativo economico. Bisogna capire se in futuro il governo allarga la platea dei destinatari, la consolida o la ridimensiona. Sono riflessioni che i comuni italiani faranno insieme al governo nei prossimi mesi”.



