Si ha paura di chiedere agli iscritti anche solo una rosa di nomi per il Quirinale, consultarli per cambiare il programma sulla politica estera o per capire chi candidare in un comune come a Palermo o in una regione come la Sicilia o ancora di permettere le candidature dal basso inventando addirittura consultazioni con un mono-candidato. Questa paura delle decisioni dei cittadini sta annichilendo il consenso ai minimi storici e penso che il trend sia ormai irreversibile”.
“Conte? La via scelta è illegittima come abbiamo segnalato come Rousseau lo scorso anno, come ha chiarito Beppe Grillo pubblicamente e come ha recentemente stabilito anche un tribunale. Non credo sia un caso che il 58% degli iscritti che avrebbero potuto votare ha deciso invece di astenersi o di votare contro. Persistere in questa direzione credo serva solo a trasformare il Movimento in una bad company da seppellire prima delle elezioni politiche”.
“Nuovo Movimento? La partecipazione e la cittadinanza digitale rimarranno sempre al centro dei miei interessi. Come questo si concretizzerà lo vedremo nei prossimi mesi”.


