Caso Almasri, la Giunta respinge processo per Mantovano e ministri

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La Giunta per le Autorizzazioni della Camera ha respinto la richiesta di procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano in relazione alla vicenda Almasri, il generale libico accusato di crimini contro l’umanità prima arrestato e poi rilasciato e rimpatriato dalle autorità italiane. Il voto in Aula è previsto per il 9 ottobre.
Il voto in Aula previsto il 9 ottobre

“Dopo la bocciatura della relazione Gianassi, che prevedeva l’autorizzazione a procedere nei confronti dei due Ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano per il caso del libico Almasri, ho nominato un nuovo relatore per l’Aula, l’on. Pietro Pittalis che riferirà in Aula il prossimo 9 ottobre.
Le votazioni sono state tre distinte e hanno avuto il medesimo esito, ovvero 13 no e 6 si”. Così il presidente della Giunta per le autorizzazione di Montecitorio Devis Dori.
Alla Camera ci sarà anche una relazione di minoranza che verrà svolta da Federico Gianassi del PD.

Libia: media, Almasri rimosso da incarico polizia

Intanto, in Libia Osama Najim Almasri sarebbe stato rimosso dall’incarico nella polizia giudiziaria per decisione del maggiore generale Abdel Fattah Deboub, che ha nominato il maggiore generale Suleiman Ajaj come suo successore per la gestione delle operazioni e della sicurezza giudiziaria. Lo riporta il sito libico Almasdar media sulla sua pagina Facebook, citando fonti proprie. Lo stesso sito lo scorso 22 agosto aveva pubblicato un video in cui si vedeva un uomo, identificato come Almasri, gettare a terra un altro uomo per poi colpirlo con calci e pugni tra i passanti mentre il traffico continuava a scorrergli accanto.
Il caso Almasri: arrestato e poi rimpatriato

Il generale libico venne arrestato il 19 gennaio scorso a Torino e rimpatriato in Libia due giorni dopo nonostante su di lui pendesse un mandato della Corte penale internazionale per crimini di guerra. La procura della Cpi accusa il governo italiano di non aver rispettato i propri obblighi, impedendo alla giustizia internazionale di agire. Per questo, il Tribunale dei Ministri chiede l’autorizzazione a procedere contro il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri della Giustizia e dell’Interno, Nordio e Piantedosi, ipotizzando a vario titolo i reati di omissione di atti d’ufficio, concorso in favoreggiamento e peculato.