La proposta di patteggiamento di una delle società imputate, la richiesta della difesa della ministra del Turismo di spostare il procedimento a Roma e l’ingresso come parte civile dell’Inps per il riconoscimento degli eventuali danni subiti.
Sono le tre novità emerse dall’udienza preliminare a carico, tra gli altri, di Daniela Santanchè, iniziata davanti alla gup di Milano Tiziana Gueli, con al centro l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’ente previdenziale per presunte irregolarità sulla cassa integrazione in deroga nel periodo Covid.
A Santanchè, così come agli altri due, viene addebitato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le proprie mansioni in smart working, cioè da casa.


