Date le condizioni delle carceri, certamente in Italia non si ha una rieducazione del condannato ma il suo contrario. Non mi faccia parlare del 41 bis: ritengo sia una condizione disumana che certamente non conduce alla rieducazione del condannato” – così il costituzionalista Sabino Cassese
“Capisco che ci sia il problema di tagliare i legami di chi è condannato e continua ad esercitare un potere su una rete di tipo mafioso – aggiunge Cassese – ma probabilmente si possono trovare strumenti meno disumani e più proporzionati per ottenere questo risultato”.
“Io accetto di presiedere tutto ciò che può essere utile al nostro Paese. Penso sia compito di uno studioso essere al servizio dello Stato” – risponde così Sabino Cassese su Radio Leopolda alla domanda sul perché ha accettato di presiedere il comitato di esperti voluto dal ministro Calderoli e preliminare alla riforma sulle autonomie regionali.
“Siamo servitori dello Stato – prosegue Cassese – anche perché lo facciamo a titolo volontario aggiungendo lavoro a quello che già facciamo, convinti che c’è anche un dovere di lavorare non solo un diritto”.


