L’intervento del segretario generale Neritan Mullaj: “Un ordinamento tributario sempre più stabile consente al mercato albanese di interagire con gli altri mercati europei ed euro atlantici. La neutralizzazione dell’IVA sull’export dei servizi professionali ha accresciuto l’interscambio con gli States. Queste priorità sono emerse nella loro totalità dal confronto con i candidati parlamentari di tutti gli schieramenti politici, trovando manifestazioni pressoché corali di disponibilità a recepire proposte del tutto ragionevoli e frutto del quotidiano lavoro e impegno dei nostri imprenditori associati”
(Fonte: ufficio stampa della Camera di commercio statunitense in Albania) Uno dei temi più delicati, all’interno del dibattito politico elettorale, resta quello rappresentato dall’imposta sul reddito e dalle proiezioni volte a mettere a confronto l’aliquota progressiva o quella fissa. Per la Camera di commercio americana in Albania – ente associativo che esprime quote significative di prodotto interno lordo e di volumi occupazionali – “è di fondamentale importanza procedere con assoluta determinazione sul sentiero del corretto funzionamento del sistema fiscale, il che si concretizza attraverso il recepimento, da parte del futuro Parlamento e Governo, di tutta una serie di raccomandazioni concrete”.

Lo ribadisce Neritan Mullaj, segretario generale del prestigioso ente economico binazionale: “Nell’ottica del dialogo continuo con candidati parlamentari e ministri, ci poniamo l’obiettivo di creare, nel comune interesse e al di là di singole appartenenze di categoria, un sistema tributario efficiente e incentivante che sostenga una crescita imprenditoriale continuativa e sostenibile, rafforzando la lotta all’economia informale e contribuendo, nello stesso tempo, alla crescita degli investimenti diretti esteri, migliorando il clima imprenditoriale in Albania e incrementando le positive tendenze tutt’ora in atto per ciò che attiene alla propensione degli investitori stranieri nei confronti del nostro mercato”.
La Camera di commercio statunitense si concentra in particolare su: “Modernizzazione della legislazione fiscale in conformità alle direttive comunitarie dell’Unione Europea, nonché alla legislazione dei Paesi membri della stessa UE alla giurisprudenza della Corte di giustizia di Strasburgo e Bruxelles. Sollecitiamo inoltre la redazione e attuazione di una normativa fiscale che sia stabile e prevedibile, e che consenta di ampliare la base imponibile attraverso l’istituzione di aliquote in grado di incoraggiare decisamente l’autodichiarazione, così da formalizzare l’economia. La digitalizzazione e la crescita della professionalità e dell’efficienza nell’Amministrazione tributaria completano i pilastri delle riforme che abbiamo indicato nel nostro libro bianco alle Istituzioni di governo”.
Il segretario generale Mullaj ha illustrato con un esempio “il nostro impegno per un sistema fiscale che incoraggi le imprese e gli investimenti esteri. La fatturazione delle prestazioni di servizi alle imprese statunitensi senza IVA, intese cioè come prestazione al di fuori del campo di applicazione dell’impostazione sul valore aggiunto, proposta fortemente voluta dalla nostra Camera di Commercio, ha reso lo scambio di servizi tra Albania e Stati Uniti d’America più semplice, economico e competitivo, e ciò è stato possibile attraverso il dialogo istituzionale. Insieme pertanto – ha concluso l’alto dirigente camerale – possiamo elaborare una legislazione fiscale sostenibile che dia spazio alla concorrenza e garantisca la formalizzazione dell’economia. Altre proposte dei nostri associati in ambito finanziario e tributario attendono di essere prese in considerazione dalle autorità normative politiche competenti”.


