CENTRO RISVEGLI CANOSA DI PUGLIA, SPINA (FDI): ANDARE OLTRE LE BUONE INTENZIONI

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CENTRO RISVEGLI CANOSA DI PUGLIA, SPINA (FDI): ANDARE OLTRE LE BUONE INTENZIONI E ATTIVARE SUBITO IL PASSAGGIO ALLA ASL BAT E I POSTI LETTO

“Andare oltre le parole e le buone intenzioni: qualsiasi percorso si decida di prendere, è importante che il Centro Risvegli di Canosa di Puglia venga reso operativo. Per farlo, sono convinta che sia necessario subito un passaggio, che per altro è stato già sperimentato con legge regionale, ovvero consentire, così, come è avvenuto per il Centro risvegli di Ceglie Messapica il passaggio alla ASL. Passaggio successo l’attivazione tempestiva dei 45 posti letto, così come suggerito dal sindaco canosino, Vito Malcangio.

Ma la proposta che potrebbe davvero sbloccare la situazione è la rideterminazione del tetto di spesa del personale necessario a finanziare le assunzioni; l’individuazione dei finanziamenti necessari all’acquisto di attrezzature e arredi, l’adeguamento del Regolamento regionale n.8/2024.

Considerato, inoltre, che il PPA (che ospita il Centro risvegli) rappresenta un’articolazione del Presidio Ospedaliero di Andria (attualmente di I livello, ma che in futuro diventerà di II livello), considerata anche la presenza di unità di degenza collegate ad Unità Operative Complesse del PO di Andria (Lungodegenza), e stante la presenza dell’U.O. Semplice di Direzione Sanitaria, incardinata nella Direzione di struttura complessa del P.O. di Andria, dove, come noto, sono presenti 14 posti letto di terapia intensiva (Cod. 49).

“Inoltre, in audizione dal commissario straordinario della ASL BT, Tiziana Di Matteo, abbiamo appreso che sul PPA di Canosa sono in corso una serie di iniziative che riguardano in particolar modo i lavori per l’apertura della Casa di Comunità, prevista per fine settembre, ma anche interventi per l’acquisizione di grandi macchine come la TAC a seguito del finanziamento proveniente dal fondo FSC, fermo restando che la vocazione del PPA è quella della riabilitazione, dove anche  la cardiologia riabilitativa funziona molto bene. Spero che si dia seguito a quanto detto e che si dia maggiore impulso e, soprattutto, che il PPA di Canosa di Puglia non resti una struttura morta ma possa diventare punto di riferimento per l’intero territorio della sesta provincia”.