Centrodestra, Rotondi: “Il modello dei tre tenori non va”. Il centro? Una galleria di aspiranti Miss

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Gianfranco Rotondi, dopo aver affrontato il tema della fusione a freddo tra le forze della coalizione, da convinto assertore della necessità di un leader capace di interpretare voce e progetti dell’alleanza di centrodestra – indicando spesso Giorgia Meloni come candidata ideale per un ruolo di vertice – da qualche tempo il presidente di Verde è popolare e vice presidente del gruppo di FI alla Camera torna con analisi e proposte sulla necessità della costruzione di un equilibrio politico dell’Italia che verrà.

E così, a ridosso del responso delle amministrative, l’ex democristiano tornato a bocciare «l’idea di una cooperativa cooperativa elettorale per eleggere dei deputati di cui poi ciascuno farà l’uso che vuole», in un’intervista a Il Mattino insiste a evocare la figura di un candidato premier nel centrodestra. Perché, rilancia, il «modello tre tenori non funziona»…
Centrodestra, Rotondi: «Serve un candidato premier. Il modello tre tenori non funziona»

Cosa non ha funzionato nella strategia del centrodestra ai ballottaggi? «Tutto. Non funziona il modello dei Tre tenori», ossia dei «tre leader del centrodestra. Il loro video a tre non è piaciuto. La leadership una e trina non è di questo mondo terreno.

Ha funzionato una volta nella storia, ma c’è bisogno di una resurrezione e di una tensione spirituale forte. Non mi sembra questo il caso. L’elettorato di centrodestra è abituato a parole chiare come bipolarismo, bipartitismo. Vogliamo sapere chi è il capo. Una faccia, un programma», dichiara assertivo Rotondi, commentando lo stato dell’arte nel centrodestra.