Champions League, il Bayern non stecca e va in finale: sarà sfida al Psg

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Meno travolgente rispetto alla partita contro il Barcellona, soprattutto dal punto di vista del gioco, ma ugualmente efficace: il Bayern Monaco supera un Lione generoso, a tratti anche sfortunato, e si qualifica per la finale di domenica contro il Paris Saint-Germain. La partita, per gli uomini di Flick, è però tutt’altro che semplice: chi si aspetta un dominio incontrastato da parte dei tedeschi sin dall’inizio viene smentito dalla capacità degli uomini allenati di Rudi Garcia di inserirsi negli spazi e mettere in apprensione la difesa. Già al 4’, infatti, Depay spreca un’ottima occasione davanti a Neuer, mentre al 17’ Toko Ekambi colpisce un palo clamoroso, dopo aver saltato un paio di difensori avversari e aver spiazzato il portiere tedesco. Sul rovesciamento di fronte di quest’ultima azione, però, è il Bayern a passare: la rete, bellissima, porta la firma di Serge Gnabry, con un violentissimo sinistro dal limite dell’area che non lascia scampo a Lopes. Il gol spegne l’entusiasmo iniziale dei francesi e accende quello dei bavaresi, che dominano a livello di possesso palla e raddoppiano al 33’: Perisic, tenuto in gioco da Denayer, riceve palla sulla sinistra e serve con un cross basso al centro Lewandowski, il polacco incredibilmente scivola e colpisce male il pallone, ma sulla respinta del portiere avversario Gnabry è un falco e insacca praticamente a porta vuota.

Chiuso il primo tempo sul 2-0, il Bayern sfiora il tris al 50′, ma Perisic colpisce debolmente il pallone a tu per tu con Lopes. Il Lione prova a rimettersi in carreggiata nel minuti successivi: un paio di occasioni interessanti capitano sui piedi di Toko Ekambi ma Neuer è presente, un’altra invece non è concretizzata da un generoso Aouar, fermato con efficacia da Alaba. Nemmeno l’ingresso di Dembelé cambia l’inerzia della partita. Negli ultimi minuti le squadre risentono della stanchezza e abbassano notevolmente i ritmi: il Bayern va comunque in gol, all’80’, ma Coutinho è in evidente posizione irregolare sul tocco di Goretzka a deviare il lancio di Müller, e l’arbitro annulla. A due minuti dalla fine, però, il 3-0 arriva davvero e stavolta non ci sono dubbi: a segnarlo è Lewandowski, che trova la rete numero 15 della sua stagione europea con un colpo di testa su calcio di punizione dal lato destro (una sorta di corner corto) battuto da Kimmich. Il sigillo finale certifica la superiorità di una squadra che domenica proverà a spezzare il sogno di un’altra squadra francese, il Psg: l’obiettivo è quello di conquistare per la sesta volta nella propria storia la Coppa dalle grandi orecchie.