Inter e Milan sono pronte. Scenderanno in campo per uno storico derby europeo che è valido per accedere alla finale di Champions League, dove la vincente tra le milanesi affronterà una tra Manchester City e Real Madrid. Un match che sarebbe stato in esclusiva per gli abbonati Prime video, ma l’Agcom precisa in una nota che il derby dovrà essere trasmesso in chiaro
Non c’è ancora niente di ufficiale, ma la possibilità di vedere entrambi i match in chiaro esiste davvero in quanto un decreto del Ministro dello sviluppo economico, oltre dieci anni fa, aveva stabilito che per gli eventi di grande interesse sociale o pubblico “va garantita la qualità della trasmissione sui palinsesti dei media audiovisivi”.
L’Agcom nella nota sottolinea che “Sulla base dell’articolo 33 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha adottato una lista di eventi, nazionali e non, considerati di particolare rilevanza per la società, dei quali i fornitori dei servizi di media assicurano la diffusione su palinsesti in chiaro, in diretta o in differita, in forma integrale oppure parziale”.
“La Delibera Lista eventi comprende, fra gli eventi di cui è assicurata la trasmissione in chiaro, anche ‘la finale e le semifinali della Champions League e dell’Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane. Tale evento, pertanto, ai sensi del vigente quadro normativo e regolamentare, non può essere trasmesso in esclusiva e solo informa codificata, al fine di assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguirlo gratuitamente senza costi supplementari”.
“Poiché i diritti di trasmissione della gara di andata sono detenuti in via esclusiva da Amazon Prime Video, la stessa è tenuta ad attivare la procedura che la delibera prevede in tali casi, formulando una ‘proposta di cessione, a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, dei diritti'”.
“Qualora nessun’emittente qualificata, prosegue la nota dell’Agcom, formuli alcuna offerta o non la formuli a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie,l’emittente titolare dei diritti ha facoltà di esercitarli in deroga”.



