Il brano “Chiuse le mani” racconta un viaggio nella psiche dell’autore, iniziato in una notte di pioggia, focalizzato su temi universali di sopraffazione e ricerca di identità
Con influenze che mescolano alternative rap e nu metal, alterna strofe aggressivamente rappate su un sound suggestivo, inquietante e quasi solenne con forti elementi orchestrali e atmosfere horror.
Nei ritornelli abrasivi, le distorsioni degli strumenti tipici del metal e la voce ruvida e graffiante di Alessandro emergono con potenza. Il risultato è un suono potente e claustrofobico, evocando la sensazione di essere intrappolato sotto una struttura di marmo.
La gravità della vocal delivery e della strumentazione accompagna momenti di nevrosi e aggressività incontrollata, simboleggiando la disperazione di fronte alla mancanza di un’uscita emotiva.
Spiega il duo a proposito del brano: «Scegliere CHIUSE LE MANI come singolo di NAUSEA è stato un po’ un atto di ribellione, nel nostro piccolo: è probabilmente il pezzo meno fruibile del progetto.
Lungo, con una evoluzione sonora lenta, non è un pezzo di facile scorrimento ed è esteticamente ostile: l’atmosfera è da subito spietata e non lascia spazio a compromessi, a partire dalla vocal delivery ripetitiva, quasi catatonica e dall’utilizzo suggestivo degli archi.
Il ritornello travolge l’ascoltatore, che egli sia preparato o no, come un flusso di coscienza violentissimo.
È probabilmente l’anti-singolo per eccellenza e non lo suoniamo mai live perché troppo complesso e troppo poco coinvolgente.
È come ci sentiamo noi in questa società: inadatto e complessato. Ma proprio per questo, è forse la traccia che rappresenta meglio il cuore del progetto, la complessità dell’essere umano in quanto parte di una società e la sensazione di rabbia che pervade tutto NAUSEA.
Il titolo è esplicativo: la chiusura delle mani rappresenta la stretta dei pugni, il digrignare dei denti, il contrarre la pancia, il pulsare della testa. La rabbia e l’impotenza nelle loro più viscerali manifestazioni fisiche».
Il brano “Chiuse le mani” è già disponibile in pre-save
https://bfan.link/RAIVA-Chiuse-le-mani
Il videoclip di “Chiuse le mani” è il risultato della collaborazione tra Pietro Falcone, regista, Simona Iacovazzi, truccatrice, Lucia Delfino, ballerina, e Alessandro Renzetti, comparsa.
L’obiettivo era unire tre diverse discipline artistiche per esplorare il tema emotivo del brano in modo profondo. Nel video, due figure sono avvolte in telai bianco e nero, simboleggianti rispettivamente reazioni contrastanti alla sofferenza interiore.
Questo conflitto interiore spinge la protagonista, interpretata da Lucia, a riconoscere e affrontare un atteggiamento tossico rappresentato dalla figura in nero, interpretata da Alessandro, portandola a un percorso di liberazione emotiva.
RAIVA | BIOGRAFIA
I Raiva nascono ufficialmente nell’estate del 2024, quasi un anno dopo aver iniziato a lavorare alle demo di NAUSEA.
In realtà, senza essersi mai dati un nome comune bensì seguendo la classica formula rapper/produttore, Alessandro Renzetti, in arte Tomo e Giorgio Casiraghi iniziano a fare musica insieme poco dopo essersi conosciuti nel gennaio del 2018, quando il vocalist viene spinto da un amico comune a registrare una bozza nello studio homemade di Giorgio, a Pescara.
Le esperienze e le difficoltà personali li conducono però ad un rapporto altalenante che li vede affrontare diversi periodi di lontananza e preclude ai due la pubblicazione di brani in collaborazione.


