Uno dei giocatori più iconici, imprevedibili e spettacolari che la pallacanestro italiana abbia mai conosciuto. A Livorno abbiamo avuto modo di apprezzarlo nelle tormentate stagioni della cosiddetta “sinergia”, quelle dove la palla a spicchi cittadina era rappresentata dalle maglie con il marchio Baker. Due campionati (1992-93 e 1993-94) dove la classe del nativo di Lubbock, nonostante le allora 38 primavere, continuò ad illuminare le fantasie degli appassionati. Tornò all’ombra dei Quattro Mori per una fugace apparizione con il Basket Livorno (nato dalla stessa matricola del Don Bosco) nella stagione 1999-2000, prima del definitivo ritiro dalle scene. R.I.P. Campione.


