L’economia cinese sta, con molta fatica, uscendo dal forte rallentamento subito in occasione dei rigidi lockdowns imposti durante la loro seconda ondata di Covid. Il miglioramento delle condizioni economiche non è, come di consueto, lineare, ma è oggetto di accelerazioni e frenate
Ci troviamo ora, in un momento di frenata di questo impulso al miglioramento, come evidenziato dai recenti dati macroeconomici che sono stati pubblicati: in poche parole l’economia sta migliorando ma meno del previsto. Infatti abbiamo assistito, ad esempio, a una crescita delle vendite al dettaglio del 18.4%, meglio del dato precedente (10.6%), ma peggio delle aspettative che puntavano a un +21.9%.
Stesso discorso per la produzione industriale che si è rivelata essere in ripresa del 5.60% in aprile rispetto al +3.9% del mese precedente ma sotto le aspettative di una crescita del 10.9%.
Questo contesto non deve essere interpretato negativamente in quanto potrebbe essere foriero di un ammorbidimento della politica monetaria e di un atteggiamento più incline al sostegno economico del mix politica fiscale/monetaria. Storicamente la correlazione tra queste grandezze e l’andamento dei mercati finanziari è elevata, con quotazioni in salita a fronte di politiche monetarie più accomodanti come evidenziato dall’aggregato del credit impulse cinese.



