La tendenza al surriscaldamento è evidente nel 2023 che si classifica fino ad ora al secondo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 1,06 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base delle elaborazioni dei dati relativi ai primi otto mesi del 2023 della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1850. Un record raggiunto – sottolinea la Coldiretti – per effetto dell’agosto piu’ bollente mai registrato a livello globale con una temperatura di 1,25 gradi superiore la media.
I primi otto mesi – continua la Coldiretti – sono stati piu’ caldi della media in Asia, Africa, Nord America, Sud America, in Nord e sud Oceania ed in Europa dove l’estate 2023 si classifica al terzo posto per le alte temperature. In particolare – precisa la Coldiretti – il 2023 si posiziona in Italia al terzo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 0,65 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800, secondo i dati Isac Cnr nel primi otto mesi con l’anomalia climatica che è stata addirittura di +0,88 gradi al nord.
Si conferma dunque anche quest’anno – sottolinea la Coldiretti – la tendenza al surriscaldamento lungo la Penisola dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.



