E’ quanto emerge dal bilancio di fine anno sui consumi alimentari fuori casa elaborato dalla Coldiretti dal quale si evidenzia una situazione di difficoltà del settore che si trasferisce a cascata anche sulle aziende fornitrici di prodotti agricoli e alimentari.
Il recupero che si è verificato rispetto allo scorso anno per effetto soprattutto dei buoni risultati estivi non è stato purtroppo mantenuto negli altri periodi. Solo il 14% dei cittadini ha deciso – rileva la Coldiretti – di festeggiare il Capodanno fuori al ristorante, in trattorie e agriturismi che hanno sofferto anche per le disdette last minute negli alloggi con percentuali che secondo Terranostra hanno superato anche il 40% costringendo molte strutture a chiudere. Gli agriturismi – sottolinea la Coldiretti – spesso situati in zone isolate della montagna o della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse secondo Campagna Amica i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
Si registra peraltro il boom delle consegne a domicilio favorito dal crescente numero di italiani in isolamento o in quarantena, senza dimenticare quanti organizzano pranzi e cene nelle case perché non dispongono di green pass rafforzato necessario per mangiare fuori. Una balzo tuttavia del tutto insufficiente a coprire le perdite.