Combattimenti clandestini tra animali: Fondazione Cave Canem ottiene la custodia giudiziaria dei cani salvati

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Combattimenti clandestini: la Fondazione Cave Canem ottiene la custodia giudiziaria di cani vittime di maltrattamenti

Feriti nel corpo e nell’anima, sono stati messi in salvo durante un’operazione congiunta con magistratura e Forze dell’ordine. Ora servono cure urgenti e un lungo percorso di riabilitazione. Avviata una raccolta fondi straordinaria.

Roma – Sono stati messi in salvo i cani ridotti in condizioni di estremo maltrattamento, vittime del brutale fenomeno dei combattimenti clandestini. Il salvataggio è frutto di un’operazione congiunta tra Forze dell’ordine, magistratura e la Fondazione Cave Canem, a cui è stata affidata la custodia giudiziaria degli animali.
Per sostenere il loro percorso di guarigione, è stata avviata una raccolta fondi straordinaria.
Si può donare a questo link: https://fondazionecavecanem.org/?form=FUNCDHPLQYZ

«È incredibile pensare come la vita di questi esseri viventi sia dipesa da una semplice decisione», ha dichiarato l’Avv. Federica Faiella, Presidente della Fondazione Cave Canem. «Quando è arrivata la chiamata delle Autorità, il Consiglio di Amministrazione si è riunito in pochi minuti. Tre sì. Senza esitazioni. Io, Claudio Esposito e Mirko Zuccari: nessuno si è voltato dall’altra parte. Abbiamo detto sì alla custodia giudiziaria, ma ora abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti».

I cani – femmine adulte, maschi adulti e un cucciolone di meno di un anno – sono stati strappati da un’esistenza fatta di violenza, sopraffazione e dolore. Le ferite fisiche sono evidenti, ma le ferite emotive appaiono ancora più profonde. I loro sguardi, raccontano gli educatori cinofili che hanno partecipato all’operazione di salvataggio, «parlano più di mille parole» e testimoniano l’orrore vissuto.

A questi animali, vittime innocenti di una violenza sistematica, sono stati assegnati nomi dolci e dissonanti rispetto al passato che hanno vissuto: Alba, Goccia, Brodo e Sugo. Una scelta simbolica, fatta dopo il salvataggio, per segnare un punto di svolta e l’inizio di una nuova vita.

Le operazioni di trasferimento, rese possibili in tempi strettissimi, sono il risultato di una sinergia efficace tra magistratura, Forze dell’ordine e i team specializzati della Fondazione. «A loro va il più sincero ringraziamento».

Attualmente, i cani sono accolti in una struttura protetta, dove ricevono assistenza veterinaria dedicata e vengono seguiti da una équipe di educatori cinofili. Il loro percorso terapeutico sarà coordinato da Mirko Zuccari, Dog Trainer Manager della Fondazione, che lavorerà in sinergia con un gruppo multidisciplinare composto da esperti in tutela e benessere animale.

«Questi cani sono vivi, ma profondamente segnati», spiega Zuccari. «I loro corpi raccontano le sevizie. I loro occhi, il terrore. Hanno bisogno di cure veterinarie urgenti, di un luogo sicuro, ma soprattutto di un percorso comportamentale complesso e delicato, per aiutarli a uscire dal buio e tornare a fidarsi. Di sé stessi, degli altri, del mondo. Sono feriti nel corpo, ma soprattutto nell’anima. Hanno visto nella violenza l’unico modo per sopravvivere. Riportarli in equilibrio sarà un lavoro lungo, durissimo, complesso. Ma possibile».

La supervisione legale del percorso è affidata all’Avv. Federica Faiella, Presidente della Fondazione Cave Canem. Un gruppo di lavoro composto da consulenti esperti in prevenzione e contrasto al combattimento tra animali è stato attivato per affiancare il team e collaborare con le istituzioni coinvolte.

Nel rispetto delle indagini in corso, la Fondazione ha annunciato che manterrà il massimo riserbo sui dettagli investigativi, per non compromettere l’operato della magistratura e garantire l’accertamento delle responsabilità penali.

Per garantire la sostenibilità dell’intervento, è stata attivata una raccolta fondi straordinaria, destinata a coprire i costi del recupero comportamentale e a difendere i loro diritti in tribunale. Ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza. È possibile donare direttamente online tramite il sito della Fondazione Cave Canem.

«Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti», ribadisce la Presidente Faiella. «Solo insieme possiamo riscrivere il destino di questi cani e di tutti gli animali vittime dello stesso atroce fenomeno.»

Per maggiori informazioni:

Avv. Federica Faiella
Presidente Fondazione CAVE CANEM ETS
federica.faiella@fondazionecavecanem.org
+39 3454160438

Dona ora: https://fondazionecavecanem.org/?form=FUNCDHPLQYZ