Come il Fondo Monetario vede la situazione dell’Italia e del mondo

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Malgrado un quadro internazionale sempre più oscuro e rischioso l’economia italiana tira ancora.

Il Fondo Monetario Internazionale, nella sua ultima revisione del World Economic Outlook appena pubblicata, ha rialzato le stime di Pil per l’Italia al 3% per il 2022 (+0,7 punti) mentre le ha tagliate per il 2023 di un punto al +0,7%. Con tale risultato l’Italia risulta l’unico grande Paese dell’Eurozona con una stima del PIl migliorata mentre per l’area della moneta unica nel suo complesso le previsioni vengono attestate rispettivamente a +2,6% (-0,2 sulla precedente stima) e a +1,2% (-1,1) mentre per l’economia mondiale l’espansione si colloca rispettivamente al +3,2% (-0,4) e al +2,9% (-0,7%).

“Le revisioni della crescita per le principali economie avanzate nel 2022-23 – sottolinea l’istituzione di Washington nel rapporto – sono generalmente negative.

La crescita di base negli Stati Uniti è rivista al ribasso di 1,4 punti percentuali e 1,3 punti percentuali rispettivamente nel 2022 e nel 2023, riflettendo una crescita più debole del previsto nel primo di due trimestri del 2022, con uno slancio significativamente inferiore nei consumi privati, in parte riflettendo l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie e l’impatto atteso di una politica monetaria più restrittiva.

Anche la crescita nell’area dell’euro è rivista al ribasso: di 0,2 punti percentuali nel 2022, quando le migliori prospettive per il turismo e l’attività industriale in Italia sono più che compensate da significativi declassamenti in Francia, Germania e Spagna; e di 1,1 punti percentuali nel 2023.