È ancora un marchio presente in Italia, noto per latte, yogurt, panna e derivati, ma l’attività industriale prosegue sotto il controllo di Lactalis, senza più autonomia strategica significativa.
In numeri, Parmalat Italia ha chiuso il 2023 (anno di bilancio sepaarato) con 1,07 mld € di ricavi, EBITDA solido, ma utili in calo. Il Gruppo Lactalis (che oggi la ingloba) ha superato i 30 mld € di fatturato nel 2024, mantenendo crescita, investimenti e redditività operativa.
Dallo scandalo finanziario a oggi: come è sopravvissuta Parmalat alla valanga del crac.
Parmalat, rinascita di un’azienda da un crac epocale
Dopo anni di espansione nel mercato alimentare italiano ed estero, nel dicembre 2003 arriva la doccia fredda su Parmalat: la dichiarazione di un buco di 14 miliardi di euro, in gran parte dovuto a falsi in bilancio e conti offshore inesistenti è una tegola enorme su uno dei marchi più conosciuti e apprezzati in Italia.
L’incredibile e scandalosa scoperta è che il management, guidato da Calisto Tanzi, ha truccato per anni i bilanci, nascondendo debiti enormi. Tanzi verrà condannato a più di 18 anni di carcere per bancarotta fraudolenta, associazione a delinquere e falso in bilancio.
Lo Stato italiano mette quindi Parmalat in amministrazione controllata e l’esperto Enrico Bondi viene nominato commissario straordinario con il compito di salvare e ristrutturare l’azienda. Numerose cause legali sono avviate per recuperare i soldi persi, soprattutto contro banche e revisori accusati di non aver vigilato.


