L’alta rappresentante della Commissione von der Leyen è stata ricevuta ieri dal Primo ministro albanese, a Tirana nella residenza istituzionale del palazzo delle Brigate, in attuazione del Summit che ha riunito i capi di Stato e di Governo della macro regione balcanica e i vertici dell’Unione Europea, per le discussioni relative all’avanzamento del Piano straordinario di assistenza e crescita e alle prossime storiche novità destinate ad accelerare, come per l’abolizione dei costi del roaming, la reciproca integrazione a partire dal 2026

La Commissaria Marta Kos, sulla base di quanto già aveva dichiarato a Bruxelles all’inizio della corrente settimana, ha elogiato la determinazione del Governo Rama a condurre i negoziati a un ritmo che ha portato all’apertura di tutti i capitoli tematici e settoriali, in ambito sociale, civile, economico, rurale, finanziario, e che ha creato le condizioni per poter presumibilmente centrare il traguardo della definitiva adesione alla UE entro il 2029.
L’alta rappresentante della Commissione di Bruxelles ha riaffermato il principio in base al quale l’ingresso dell’Albania e del complessivo insieme dei Paesi balcanici (compresi quindi il Kosovo, la Macedonia del Nord, la Serbia, il Montenegro e la Bosnia Erzegovina), non si limita al pur importantissimo aspetto dell’apertura di un intero mercato continentale ai prodotti, beni e servizi, provenienti dal Western Balkans; esso ricomprende inoltre, a pieno titolo, il pilastro del riconoscimento della piena promozione e tutela dei diritti personali, civili e sociali dei cittadini della macro regione come consumatori, produttori, risparmiatori e come parte attiva di uno Stato legale e di diritto.
L’onorevole Kos, con riferimento a quest’ultimo aspetto, e richiamandosi alle più recenti vicende giudiziarie in corso, pur dichiarandosi dispiaciuta ogni qual volta viene rilevato un caso di presunta corruzione amministrativa, ha aggiunto che ciò comunque rappresenta la conferma del continuo miglioramento del livello di autonomia e indipendenza raggiunto dalla magistratura locale nei confronti degli altri poteri politico/istituzionali.
Nel corso della conferenza stampa, successiva allo svolgimento del vertice fra i capi di Governo, il Primo ministro Rama ha risposto ai vari quesiti sulla situazione politica anche interna in atto, annunciando che, in relazione al dossier riferito alla Vicepremier Balluku, il Consiglio dei Ministri chiederà un parere alla Corte Costituzionale – a tutela della volontà popolare che ha portato alla riconferma elettorale della stessa Balluku nello scorso mese di maggio -; mentre, per ciò che riguarda il cammino di adesione alla grande famiglia comunitaria Europea, l’onorevole Rama ha sottolineato che il completo successo del progetto di integrazione nella UE dipende sia dalla volontà politica dei Paesi candidati, intesi come unione d’intenti fra Stato e società civile, sia dalla loro progredita capacità tecnica, sia infine dalla disponibilità a rinunciare, tanto nei Balcani quanto nella Europa comunitaria, ai propri rispettivi “ego nazionali”.
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