COMUNITÀ POLITICA EUROPEA E NATO: TIRANA FA COLLEZIONE DI SUMMIT GLOBALI

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L’anteprima comunicata dal Premier Edi Rama nel corso della conferenza stampa di fine anno riunita presso il palazzo della Presidenza del Governo: “Siamo un Paese piccolo ma autorevole e rispettato. Verrà anche il Presidente Trump”

Il 16 maggio del 2025, l’Albania ospiterà il vertice della Comunità politica europea; due anni più tardi, sarà la volta del vertice plenario della NATO. Due eventi che, fino a qualche anno fa, sarebbero stati impensabili da immaginare nella terra delle Aquile, ma che adesso – dopo le eccellenti performances della conferenza UE/Balcani nel 2022 e del Processo di Berlino l’anno successivo – rappresentano una realtà totalmente tangibile.

Edi Rama con il nuovo Segretario generale della NATO l’olandese Mark Rutte

L’onorevole Edi Rama, nel punto di fine 2024 con i rappresentanti dei mass media, si è soffermato sull’organizzazione di due appuntamenti di caratura mondiale in previsione per il triennio dal 2025 al 2027: il primo sarà il plenum della Comunità politica europea, praticamente una sorta di UE che da 27 Paesi si allarga a 40 Nazioni e che si ritroverà il prossimo 16 maggio nella capitale Albanese, mentre ancora più onorevole “sarà per noi ospitare il summit della NATO nel 2027 con la partecipazione del Presidente americano Trump”.

“Abbiamo già fin d’ora iniziato a lavorare con l’Alleanza atlantica, e le impressioni suscitate dalle prime ispezioni e sopralluoghi svolti a Tirana hanno sortito valutazioni più che lusinghiere. L’arrivo – ha concluso Rama – del Presidente degli Stati Uniti d’America e di tutti i leader della NATO nella Capitale dell’Albania è un messaggio chiaro in relazione alla nostra nuova posizione politica sulla scena internazionale e alle sinergie instaurate fra Governo statale e Amministrazione municipale per la rigenerazione cittadina e urbana. Siamo un piccolo Paese, ma oggi siamo trattati da pari a pari e con un rispetto che non abbiamo mai avuto nella nostra Storia, confermato peraltro dalla decisione recente del Collegio universitario d’Europa di aprire qui la prima Sede in uno Stato non ancora formalmente UE ma che lo diventerà dal 2030 con l’impegno di tutti”.