Sabato 7 giugno alle 17 nella Cappella dei Mercanti.
Con Corrado Margutti e Paolo Minetti proposti da Musicaviva
TORINO – Su commissione di Nicolò Spera – con il contributo della University of Colorado – nel 2024 Corrado Margutti ha composto un ciclo di brani per voce e chitarra su testi in lingue regionali italiane; le lingue regionali presenti in Italia infatti forniscono, con le loro affascinanti sonorità e le loro letterature, una grande quantità di materiale poetico.
“Canzoni” è il titolo di questo variegato ciclo, che vedrà la prima esecuzione assoluta del primo volume, con la voce del compositore stesso in veste di tenore, a Torino il 7 giugno presso la Cappella dei Mercanti e la prima esecuzione americana il 7 ottobre 2025 nella Grusin Music Hall a Boulder.
Questo lavoro di Margutti è accompagnato da un altro ciclo per voce e chitarra, frutto anch’esso di una commissione di Nicolò Spera rivolta a Paolo Minetti, anch’egli docente presso il conservatorio cuneese come Margutti.
Minetti esplora la profonda poetica del noto poeta persiano Umar Khayyâm, vissuto a cavallo tra l’XI e il XII secolo, traendone un ciclo per voce e chitarra che riesce a creare un dialogo musicale esaltante l’intensa e varia poetica di Khayyâm, anche astronomo, matematico e filosofo.
Ecco quindi che sotto l’egida di Torino Chamber Music Festival, sabato 7 giugno alle ore 17 nella Cappella dei Mercanti (via Giuseppe Garibaldi, 25) potremo godere di questa “Prima assoluta” dal titolo “Con dolce ardor”, poesia in musica per tenore e chitarra con Corrado Margutti tenore e Nicolò Spera chitarra, musica di Corrado Margutti e Paolo Minetti.
Ingresso con biglietteria: Intero € 10,00 – Ridotto € 8,00 Over 65. Ridotto € 5,00 Associati Musicaviva e Iscritti al Conservatorio di Torino. Gratuito per bambini e ragazzi entro i 12 anni di età. Per maggiori informazioni: 3392739888.
Tra le tante note dei due compositori vi segnaliamo alcune loro riflessioni e studi.
I cinque brani presenti in “In memoria di Kayyam”, cinque liriche per voce e chitarra, costituiscono una sorta di melologo, ossia una voce ed uno strumento coprotagonisti senza disturbarsi: l’uno non prevarrà mai sull’altro, mentre entrambi collaborano a rappresentare uno spaccato di vita e del pensiero di Kayyam.
Il tiento (forma musicale per strumenti solisti somigliante alla Fantasia, propria della musica spagnola del secolo XVI) è la firma indelebile dell’intervento del destino nella sorte; meglio è cogliere l’attimo fuggente.
La ricerca del materiale poetico alla base di “Canzoni – primo volume” non mirava ad un lavoro di classificazione linguistica, ma solo di farsi coinvolgere sia dai contenuti poetici che dalle sonorità di ognuna di queste lingue, senza naturalmente esplorarle in forma esaustiva.
Il viaggio di “Canzoni” è raccontato come un percorso scandito da nove momenti della giornata: comincia in Sicilia alle 3 del mattino nella notte di San Lorenzo e percorre l’Italia, incontrando varie situazioni poetiche, emotive, sonore e letterarie. Nascono così brani “poliregionali”: uno pensato all’alba in Valle d’Aosta, poi una mattinata a Roma con i ricordi di un sogno notturno, a mezzogiorno attraversa il Friuli con attimi di primavera per poi passeggiare un pomeriggio in Liguria, ammirando il mare dalle colline, essere sotto un temporale alle 18 a Milano per infine cullare una bimba in Val Badia o … in Sicilia.
Questo il programma. Paolo Minetti (1961). In memoria di Khayyàm (testi liberamente scelti dalle quartine di Omar Khayyàm). 1-Danza introitus (Il canto della natura); 2-Lamento (Gemiti, lacrime e sussurri); 3-Schérmata (Ovvero la danza del derviscio rotante); 4-El tiento de la Muerte; 5-Postludium.
Corrado Margutti (1974). Canzoni (primo volume). (testi di autori vari in lingue regionali italiane).
1-(ore 3 del mattino) Notti di San Lorenzo (testo siciliano di Pippo Graffeo); 2-(ore 6) Velu (testo in patois valdostano di Marco Gal); 3-(ore 9) Com’era bella (testo in romanesco di Gigi Proietti); 4-(ore 12) Cansoneta (testo in friulano di Pier Paolo Pasolini); 5-(ore 15) Canson de primmaveja (testo in genovese di Edoardo Firpo); 6-(ore 18) El temporal (testo in milanese di Carlo Porta); 7-(ore 21) Nina nana (testo in ladino di Silvia Liotto);8- (mezzanotte) Sirinada (testo in sardo sassarese di Salvator Ruju); 9-(ore 3) Lacrime ‘d San Lorens (testo in piemontese di Luigi Armando Olivero).
Entrambe le esecuzioni, ripetiamo, sono in prima assoluta commissionate da Nicolò Spera con il supporto della University of Colorado Boulder.
Corrado Margutti si è diplomato al Conservatorio di Torino in Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro, Strumentazione per Banda e Didattica della Musica con il maestro Daniele Bertotto, il maestro Gilberto Bosco, il maestro Sergio Pasteris e il maestro Davide Ruzza. Ha conseguito la laurea di secondo livello in composizione presso lo stesso conservatorio.
Docente presso il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo, nell’ambito della composizione ha ottenuto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali. Ha partecipato al progetto “L’arte della fuga” di Luciano Berio presso il Teatro lirico sperimentale di Spoleto e ha scritto su commissione del Trio Debussy (Torino), del Singapore Youth Choir, del St. Jacob’s Chamber Choir (Stoccolma), dei Mornington Singers (Dublino), del Coro Città di Roma e recentemente della Miami University (Ohio) e della Colorado University Boulder (USA).
E’ direttore artistico del “Coro Saint-Vincent” e della “Corale Roberto Goitre” di Torino. Svolge inoltre attività concertistica come cantante solista in Italia e all’estero.
Paolo Minetti, nato a Torino nel 1961, diplomato in pianoforte e composizione, ha frequentato corsi e stages di perfezionamento con Manzoni, Nuès, Grisey, Correggia e Petrassi presso Istituzioni internazionali.
Le sue composizioni sono state premiate in importanti Concorsi nazionali e internazionali: “Trento Cinema-La Colonna Sonora” (Edizioni 1986/87 con Enrico Morricone), Castel di Belveglio (1991), Tempo Teatro Imperia (L’Ulivo d’Oro con Sciarrino, ospite d’onore Sciarrino), ICONS di Torino (1993), Bacchelli Livorno (1993), ALEA III Young Composers’ Competition, (Boston 1993), G. Petrassi” (Parma 1994) Concorso Internazionale Mitropoulos (Atene 1997).
Selezionato alla Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo (Torino 1997), rappresentò in qualità di compositore la sua regione. Sue composizioni sono state eseguite in importanti eventi nazionali e internazionali: Echo Ensemble (Imperia), Camerata Strumentale A.Casella, Art Ensemble, Orchestra A. Toscanini di Parma, Boston University
Contemporary Music Ensemble, Serenata Ensemble (Palazzo Taffini, Savigliano), Orchestra of Colors (Hall Megaron, Atene). Dal 1999 è docente di Composizione presso il Conservatorio “F. Ghedini” di Cuneo.
Nicolò Spera, dopo gli studi con Lorenzo Micheli a Milano ed Oscar Ghiglia a Siena, ha cercato nuovi percorsi di studio negli Stati Uniti, dove, sotto la guida del chitarrista inglese Jonathan Leathwood, ha conseguito l’Artist Diploma in Guitar Performance alla University of Denver e il dottorato in Musical Arts alla University of Colorado.
Si dedica allo studio del repertorio per chitarra a dieci corde, con un particolare interesse verso la musica di Maurice Ohana, ed esplora costantemente nuove possibilità per ampliare il repertorio per chitarra. Ha pubblicato diverse registrazioni, che comprendono l’opera integrale per chitarra di Maurice Ohana, le sue trascrizioni per decacordo delle Suites per violoncello di Johann Sebastian Bach, musiche di Enrique Granados e Federico Mompou, nuovi brani per chitarra a 10 corde sola e per chitarra e coro, l’opera integrale con chitarra di Christopher Theofanidis, e un disco incentrato sulla forma della passacaglia.
Dal 2011 Nicolò è docente di chitarra alla University of Colorado di Boulder.
Franco Cortese Notizie in un click



