CON IL TURISMO CRESCONO ANCHE I CAMBI… DI VALUTA

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Una ricerca della Banca centrale d’Albania ha messo in evidenza un interessante trend di sviluppo necessariamente legato alle esigenze monetarie del visitatori stranieri così come delle famiglie non “bancarizzate” e con parenti lavoratori abitanti all’estero da cui provengono le tradizionali rimesse

Il mercato dei cambi nel Paese delle Aquile si è ampliato con l’apertura, nel tempo, di 46 nuovi punti e sportelli fisici nel corso del 2024, come è stato precisamente rilevato nel Rapporto annuale di sorveglianza redatto dal centro studi dell’Istituto centrale di emissione.

Secondo il dossier, su tutto il territorio nazionale sono attivi in totale 640 uffici di cambio, di cui 303 sono ubicati nella sola città di Tirana mentre 42 sono operativi a Durazzo e il resto si trova dislocato e distribuito in altre città caratterizzate da accresciuti flussi di clientela collegati al turismo e alla Diaspora.

Nel corso del 2024, allo stesso tempo, le competenti strutture di monitoraggio della Banca d’Albania hanno revocato le licenze a 24 uffici di cambio, rispetto alle 14 revoche deliberate nei dodici mesi precedenti, la maggior parte delle quali hanno interessato il territorio di Tirana.

L’istituto centrale di emissione conduce infatti continue ispezioni presso i “cambia valuta”, in ragione della valenza polifunzionale che gli stessi hanno assunto conseguendo, a norma di legge, abilitazioni diverse compresa l’abilitazione a ricevere il pagamento di multe, bollette e contributi previdenziali. I motivi principali della venuta meno delle licenze a operare sono dovuti alla mancata attuazione degli obblighi legali e regolamentari fissati in materia, per esempio, assicurativa o di contrasto al riciclaggio.