Si è concluso nella scorsa settimana il periodo di attracco e sosta della gloriosa, autorevole e tuttora funzionale Nave scuola, che ha celebrato il proprio novantesimo “compleanno” – essendo stata costruita nel 1934 a Nantes in Francia – facendosi conoscere al pubblico delle autorità locali, della cittadinanza e degli appassionati di vettori marittimi storici
Una cerimonia organizzata a Durazzo, presso l’autorità portuale, dalla nostra Ambasciata, ha sancito l’apertura della Nave scuola Palinuro a tre giorni di visite guidate a cura della Marina Militare Italiana.
L’avvenimento ha confermato, oltre il valore simbolico, le ottime relazioni fra i nostri due Paesi sul versante delle partnership legate all’economia blu e ai progetti connessi alle attività dimostrative e di esercitazione per la sicurezza dei mari.
Gli itinerari della “Palinuro” si svolgono nel contesto dei corsi per Marescialli, categoria Nocchieri, delle Scuole Sottoufficiali di Taranto.
Le autorità diplomatiche, civili e militari sono state accolte dal nostro Ambasciatore Fabrizio Bucci, il quale ha sottolineato l’importanza di tale cerimonia per mettere l’accento sul valore formativo dei giovani Allievi che hanno così modo di affinare le proprie capacità tecniche e lo spirito di squadra e di mutua solidarietà e collaborazione nel quadro delle importanti e crescenti responsabilità a cui è chiamata la Marina Militare della Repubblica Italiana, anche in sinergia con Paesi vicini, amici e alleati come appunto è l’Albania.
Il Porto di Durazzo, due anni fa, ospitò l’altrettanto prestigiosa “Amerigo Vespucci”, che dal 1951 affiancò la “Palinuro” nel ruolo di Nave scuola dopo che quest’ultima in quel medesimo anno era stata acquistata dal Governo di Roma dell’epoca.
Durante la propria operatività, dal 1955 in poi, la “Palinuro” ha fatto approdo nella maggior parte dei porti del Mediterraneo, del Mar Nero e del Nord Europa, per un totale di 160 scali differenti, molti visitati più volte, e si stima che abbia percorso più di 300mila miglia nautiche a tutto il 2016, pari a circa quindici volte il giro del mondo, oltre ad avere preso parte ai più prestigiosi raduni e regate di imbarcazioni e navi d’epoca e compiuto una sessantina di campagne di addestramento di cui alcune in oceano Atlantico.
Tecnicamente inquadrata come “bergantina” (imbarcazione a vele auriche con tre alberi), la Palinuro ha la propria base e trae il proprio nome da un epico personaggio dell’Eneide di Virgilio, ispirandosi al motto “Faventibus ventis”, ossia con “il favore dei venti”, quelli che soffiano sulle vele spiegate della cooperazione Italo Albanese, confermata ancora agli inizi di luglio, sempre a Durazzo, con l’ospitalità dell’unica tappa fuori dall’Italia del torneo di barche a vela Marina Militare nastro rosa 2024 a cui ha partecipato la Viceministro alla Difesa del Governo Meloni on. Isabella Rauti.
Dir politico Alessandro Zorgniotti








