Nel mese di ottobre, la capitale albanese ospiterà il processo di Berlino, la più alta sede negoziale e di trattativa fra i Paesi dei Balcani occidentali sulla via dell’integrazione europea
Si è concluso ieri, a Belgrado, il tour istituzionale apicale di Edi Rama attraverso le capitali di Macedonia del Nord, Kosovo, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Serbia, fortemente voluto dal Premier albanese con l’obiettivo di alimentare un clima di concertazione e cooperazione volto a rinforzare, ed estendere, la funzione economica dell’iniziativa Open Balkans, e a ristabilire una durevole normalizzazione nei rapporti fra Serbia e Kosovo ai sensi degli accordi di Bruxelles e di Ocrida e della bozza di accordo consegnata alle autorità di Berlino, Parigi e Bruxelles a favore dei Comuni kosovari a maggioranza serba.
Il Primo Ministro Rama ha svolto una conferenza stampa con il Presidente della Repubblica serba Aleksander Vucic a Belgrado, dove si è celebrata l’ultima tappa dell’intenso giro nel quale il Capo del Governo della terra delle Aquile ha confermato il proprio ruolo diplomatico sovra regionale, molto apprezzato dalle cancellerie di Washington e di Bruxelles.
“La bozza di statuto della futura associazione delle municipalità del Kosovo a maggioranza serba – ha rimarcato Rama – non il frutto di una consultazione unilaterale svolta con l’una o con l’altra parte; essa rappresenta al contrario un contributo oggettivo che ho inteso sottoporre all’attenzione del presidente francese Macron, del cancelliere tedesco Scholz e del presidente del Consiglio europeo Michel, con l’unico mio obiettivo di mettere a disposizione una base di dialogo e di confronto paritetico, concertato, equilibrato e sereno, nel reciproco interesse delle due comunità e del consolidamento della pace, della sicurezza e della stabilità dell’intera regione balcanica strategica per l’area euro atlantica più vasta”.
Con la Serbia siamo alleati nelle Nazioni Unite, e allo stesso tempo con le super potenze occidentali siamo alleati in sede NATO, ha ancora precisato Rama indicando il posizionamento dell’Albania sullo scacchiere internazionale, esortando ad abbandonare ogni conflittualità fondata sui fantasmi del passato, e a fare prevalere, grazie a progetti estesi di promozione dello sviluppo dell’economia e del commercio, le ragioni della cooperazione su quelle volte ad accentuare le proprie distinzioni a ogni costo.
Considerazioni alle quali hanno fatto eco quelle rilasciate dal presidente Serbo Aleksander Vucic: Belgrado, ha ricordato quest’ultimo nel corso della conferenza congiunta, si è impegnata in tutti questi anni più recenti a sostenere utili attività regionali assieme ai propri partners dell’area balcanica, un impegno che presuppone lo sforzo di buona volontà non solo della Serbia ma anche degli altri partecipanti al tavolo. Assieme al Primo Ministro Edi Rama, che qui a Belgrado è il benvenuto, abbiamo iniziato un congiunto cammino volto a rimuovere le tristi eredità politiche del passato, a favore della prosperità delle comunità serbe e albanesi, e i dati relativi alle bilance commerciali dei nostri Paesi indicano una crescita vicendevole dei volumi di attività in particolare nel periodo compreso fra il 2019 e il 2022, grazie alla crescente apertura dei rispettivi mercati nazionali. Il parlamento di Belgrado, inoltre, ha espresso il via libera alla legge sulla equipollenza e sul riconoscimento dei titoli e delle qualifiche scolastico professionali.
Vucic ha confermato, con la forza delle evidenze statistiche, i benefici apportati da Open Balkans, l’iniziativa dei Balcani aperti volta a rafforzare un comune e coordinato spazio economico e amministrativo fra Albania, Serbia e Macedonia del Nord, e che in autunno porterà alla realizzazione di una straordinaria fiera di livello europeo e mondiale prevista in Belgrado nel prossimo ottobre.
Sempre nel corso del decimo mese dell’anno, Tirana ospiterà invece il summit del processo di Berlino, confermando il proprio ruolo di epicentro negoziale dopo il successo della conferenza dei 27 dell’Unione Europea ospitata dalla capitale albanese nello scorso mese di dicembre sul capitolo del sostegno comunitario ai Balcani occidentali e della accelerazione del cammino di integrazione degli stessi.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




