“Ci troviamo di fronte a un Big Bang”. Lo spiega alla Stampa Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, la più antica associazione che rappresentale imprese agricole, che si dice “molto preoccupato” perché “l’Italia è uno dei Paesi più colpiti dai dazi americani”. Gli associati “vogliono chiarezza, chiedono informazioni sulle spedizioni e sulle merci ferme in dogana. Ma l’auspicio di tutti è che si possa definire un negoziato nelle prossime settimane tra Unione europea e Stati Uniti”, prosegue.
I prodotti agricoli più esposti con l’America sono “il vino, con un export di due miliardi. E poi i comparti delle salse, dell’olio e dei formaggi, sui quali già gravavano delle tariffe – sottolinea -. I formaggi, ad esempio, con questi dazi del 20%superano ampiamente la soglia del 30%. Il settore più colpito è quello di largo consumo, che intercetta la classe media americana”.



