Abbiamo appena approvato Il testo base sul conflitto di interessi, ne siamo molto soddisfatti, sia perché è una battaglia che portiamo avanti da tempo, sia perché è un importante passo per l’approvazione della legge, che il Paese aspetta da tempo. Ora ci auguriamo che l’iter possa procedere spedito fino all’approdo in Aula, e che il testo possa diventare legge nel più breve tempo possibile. Il Paese lo aspetta da almeno 15 anni, occorre colmare questa lacuna, nell’interesse di tutti i cittadini e delle imprese oneste.
Gli interventi scomposti delle opposizioni mi hanno convinto ancora di più della necessità di una legge sul conflitto di interessi e soprattutto mi hanno fatto comprendere il motivo per cui non esiste ancora in Italia una disciplina seria, decisa ed efficace che prevenga l’insorgere di conflitti di interessi privati e particolari con interessi pubblici. Per alcuni, la maggioranza dei politici di professione, dovrebbe essere normale o addirittura preferibile che chi ricopre cariche di governo nazionale, regionale o locale sia portatore di interessi “idonei a compromettere l’imparzialità necessaria all’adempimento di compiti pubblici o ad alterare le regole di mercato.”
Questa è la definizione di conflitto di interessi che per la prima volta viene introdotta nell’ordinamento italiano. E pensare che in altri Paesi come Francia e Germania, una tale disciplina è contenuta addirittura nella Costituzione. In Italia invece si scandalizzano perché il MoVimento5Stelle pretende di introdurla con legge ordinaria.
Sarà una battaglia difficile che noi combatteremo con tutte le nostre forze. Abbiamo solo iniziato. Stateci vicino!



